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Ajax, peggior avvio di campionato degli ultimi 50 anni: cosa succede

11 OTTOBRE
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

Lancieri in zona retrocessione in Eredivisie, con una sola vittoria in 6 partite: mai così male dal 1965.

SPORT TODAY

Ajax, che succede? La squadra più titolata d’Olanda e una tra le più vittoriose al mondo è in piena crisi. Appena cinque punti conquistati in sei partite e terzultimo posto in classifica, quello che oggi condannerebbe i Lancieri a giocarsi i playout per non retrocedere. È il peggior avvio stagionale dal 1965, all’interno di un anno solare privo totalmente di soddisfazioni - il deludente terzo posto nel campionato scorso e la doppia eliminazione prima ai gironi di Champions e poi ai playoff di Europa League –, in cui la società ha cambiato tre allenatori: Schreuder, Heitinga e Steijn, con quest’ultimo ad altissimo rischio esonero. Inevitabile, dopo un inizio del genere.

«L’Ajax è in fiamme»

Si sapeva che l’addio di Erik ten Hag, nell’estate del 2022, avrebbe messo fine a un ciclo da sogno, con 6 titoli vinti ed imprese europee irripetibili (come il cammino in Champions nel 2019, con i successi Juve e Real, 4-1 al Bernabeu, prima di essere eliminati ad un soffio dalla finale dal Tottenham), ma non che si arrivasse ad un punto del genere: il più basso probabilmente nei 123 anni di storia dell’Ajax

Un crollo verticale che comprensibilmente non sta andando giù ai tifosi che, il 27 settembre scorso, durante il ‘Klassieker’, giocato in casa contro il Feyenoord, con l’Ajax sotto 3-0, hanno scatenato la loro protesta lanciando in campo torce, fumogeni e bengala,  per poi assaltare lo spicchio di tribuna riservato ai vertici societari, costringendo l’arbitro prima allo stop, e poi alla sospensione del match, definitivamente interrotto al 55’ (poi ripreso a porte chiuse qualche giorno più tardi e terminato 0-4). Tensione dentro e fuori dalla Johan Cruijff Arena, ma anche su web e social: «Il club è in fiamme», ha titolato il sito web dell'associazione dei tifosi, descrivendo il pesante ko con i rivali di sempre Feyenoord come «il punto basso di questa crisi». 

Via Steijn, ma è la soluzione giusta?

Nelle settimane successive è cambiato poco o nulla, un pareggio sul campo dell’Aek in Europa League e un’altra sconfitta in campionato (la terza in fila), sempre in casa, contro l’AZ Alkmaar per 2-1.

A farne le spese (dopo il licenziamento qualche giorno fa del ds Sven Mislintat, in carica da appena quattro mesi), dovrebbe essere il tecnico Maurice Steijn che, secondo quanto riporta il ‘de Telegraaf’, ha le ore contate. È l’ex allenatore dello Sparta Rotterdam ad essere considerato capro espiatorio di questa crisi senza fine dei Lancieri. Pagherà lui per tutti ma, visto il caos generale che sta avvolgendo e travolgendo il mondo Ajax, potrebbe non bastare per uscire dalla crisi.

 

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