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Angelo Di Livio parla del futuro della Juventus

5 DICEMBRE
CALCIO

Angelo Di Livio, ex centrocampista di Juventus e Fiorentina, ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista del Derby della Mole.

SPORT TODAY

Angelo Di Livio ha concesso una bella intervista alla Gazzetta Dello Sport. Tanti gli argomenti trattati tra cui Federico Chiesa, che proprio come Di Livio ha vestito anche la maglia della Fiorentina oltre a quella della Juve.

Queste le parole sull'esterno approdato in estate al club bianconero con la formula del prestito biennale: "Non è ancora nella sua forma migliore, ma sulle qualità e sulle caratteristiche di Federico non ho proprio dubbi. Sono anni che gioca in A, ma resta un 23enne, il passaggio alla Juve può essere traumatico per concorrenza e per pressione, in ogni singola gara. Ma parliamo di un giocatore che per me è uno degli esterni più forti d’Europa".

Tanti gli elogi per Chiesa, così come tanti sono i complimenti per il tipo di squadra che la Juventus sta costruendo: "Secondo me l’idea della Juventus è stata comprare Chiesa anche per il dopo-Ronaldo: lo puoi mettere a destra o a sinistra, con Kulusevski e Morata possono formare un bel tridente, senza dimenticare Dybala. Nell’immediato anche per lo svedese la maglia della Juve pesa. Kulusevski è ancora più giovane, è un 2000, ma ha qualità straordinarie. Gli investimenti sono stati importanti ma se li porterà avanti è a posto per anni".

Una battuta poi, Di Livio la riserva anche ai prossimi avversari della Juve, e in particolare ad un altro giovane esterno che sta facendo davvero bene, Singo: "Senza pubblico, in casa, il derby non è poi una gara così diversa. In quanto a Singo mi ha molto impressionato. Ha un bel piede, arriva sul fondo e crossa bene, ma Chiesa per lui sarà un cliente scomodo. Anche per caratteristiche fisiche lo juventino lo potrebbe mettere in difficoltà: è molto più veloce, rapido nello stretto, lui è molto più potente”.

In ultimo, l'ex centrocampista bianconero fa un parallelismo tra la sua storia e quella del figlio di Enrico Chiesa: "Il periodo iniziale difficile l’ho vissuto anch’io: per me fu un doppio salto, venivo dalla B. In più ora i nuovi arrivano in una società che ha vinto 9 scudetti e possono trovare un ambiente inconsciamente un po’ appagato. E quindi pagare dazio. Ma questa Juve è sempre lì, non è tagliata fuori per lo scudetto”.

Juventus, Chiesa, Morata, Ronaldo

Getty ImagesGli attaccanti della Juventus festeggiano il gol

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