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Alexis Sanchez, gioia e orgoglio: frecciata a Inzaghi

13 GENNAIO
CALCIO

L'attaccante cileno non si scompone dopo il gol che ha deciso la Supercoppa italiana 2021: "Le scelte degli allenatori vanno rispettate, ma per stare bene ho bisogno di giocare".

SPORT TODAY

Meno di un mese dopo il proprio 34° compleanno, Alexis Sanchez si regala un posto permanente nella storia dell'Inter grazie al gol che ha deciso la Supercoppa Italiana 2021.

Realizzare una rete che vale un trofeo è di per sé qualcosa che resta nel sempre, figurarsi riuscirci al 121' e contro la Juventus, avversaria storica piegata a un passo dai calci di rigore.

Per l'attaccante cileno, che sta recuperando spazio nelle gerarchie di Simone Inzaghi dopo aver superato un'altra estate nella quale la cessione sembrava scontata, è diventato l'eroe di San Siro, ma ha commentato con "freddezza" la propria prodezza ai microfoni di 'SportMediaset'.

L'ex Udinese non ha anzi risparmiato una frecciata a Simone Inzaghi...: "Non sono mai stato male, l'unico problema è che non giocavo... Ho sempre detto di essere come un leone in gabbia, più gioco meglio mi sento, ma è l'allenatore che decide e le scelte vanno rispettate. Ho giocato contro la Lazio e pensavo avrei giocato ancora oggi. Ho dimostrato di avere fame. Dobbiamo continuare così è la strada giusta e dobbiamo pensare in grande".

Poi un retroscena sul rapporto con Antonio Conte: "Conte mi diceva che nessuno era come me e che mi avrebbe messo gli ultimi 15 minuti perché facevo la differenza, ma io gli rispondevo 'Così mi fai soffrire, mi devi mettere prima".

 

Sanchez

Getty ImagesAlexis Sanchez esulta dopo il gol nella finale di Supercoppa italiana

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