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Volley, Mazzanti e il dilemma opposti: "Ne ho tre, una situazione che va condivisa e gestita"

17 AGOSTO
ALTRI-SPORT/VOLLEY

Il CT puntualizza le prime scelte all'Europeo: "Tutto è in funzione delle Olimpiadi, ma parlerà sempre il campo. Paola ha voluto far parte del percorso".

SPORT TODAY

La gara contro la Romania  ha rappresentato il debutto della nuova Italia che ha in mente Davide Mazzanti , quella in cui ci sono tre opposti: Ekaterina Antropova titolare, Sylvia Nwakalor nelle rotazioni e Paola Egonu , icona del movimento Azzurro della pallavolo, in panchina. Il CT spiega a 'Tuttosport' le ragioni di questa scelta: "Mi sono confrontato con Paola, dobbiamo fare un percorso e le ho domandato se se la sentisse di farne parte; si è parlato di quello che lei vuole vivere con la Nazionale e di quello che ci aspettiamo da lei; questo momento fa parte di quel percorso. La nostra programmazione mira ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 , a partire dal lavoro e dal gruppo per la VNL: le mie scelte sono dettate sempre dal campo; partiamo così, vedremo poi nel corso del torneo" .

Il contesto dell'Arena ha regalato emozione e in parte condizionato la regolarità di qualche fondamentale, perciò è scontato soffermarsi su alcuni aspetti tecnici che ha lasciato in eredità il debutto scaligero: "Alcune situazioni di contrattacco che stiamo allenando sono venute fuori; con il passare dei punti i nostri colpi si sono ammorbiditi e questo ci ha impedito di rispettare il timing del gioco. Al momento è il sestetto più equilibrato, il concetto fondamentale su cui lavoriamo; è cruciale che le varie componenti di una squadra abbiano tra di loro la giusta fiducia, altrimenti non è confronto costruttivo. Se non ti fidi, ti tuteli e non giochi a carte scoperte: il gruppo della VLN ha fatto questo passo e voglio alimentare tale equilibrio. Ho tre opposti, è una situazione che va condivisa e gestita" .

Oltre alla doppietta Svizzera-Bulgaria in programma a Monza, il girone prevede le sfide contro Bosnia e Croazia il 22 e il 23 agosto a Torino: "Non penso che il livello dell' Europeo sia cresciuto per una questione di opposti; conta il sistema di gioco che una squadra costruisce. Germania e Paesi Bassi in fondo fanno bene anche senza opposto. Non penso alla finale, ma alla Svizzera: non ci poniamo un obiettivo minimo, non serve. La sconfitta è qualche cosa che dobbiamo accettare".

 

Davide Mazzanti

Getty ImagesCT Italia

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