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Sono i vantaggi (26 a 24) a rompere il ghiaccio dopo che Egonu (27 i suoi punti odierni) e compagne hanno sprecato quattro palle-set, fila invece liscio il secondo set, chiuso senza problemi 25 a 16; la precisione del servizio e l'intensità del contrattacco fanno la differenza. Dopo una prima parte equilibrata, le Azzurre fanno valere la loro supremazia tecnica nell'ultimo incontro, che va agli archivi 25-20. Non è stata della partita Cristina Chirichella, fermata da un problema muscolare agli addominali: l'ha sostituita a dovere Marina Lubian.
Otto vittorie su nove sono un bel viatico per andare all'assalto del Mondiale, ma adesso inizia la fase più complessa, quella del 'dentro o fuori' e lì sì che non è concesso il minimo errore.
Italia-Cina 3-0 (26-24, 25-16, 25-20)
Italia: Lubian 9, Gennari ne, Bonifacio ne, Malinov, De Gennaro (L), Fersino ne, Orro 2, Bosetti 8, Chirichella (L) ne, Danesi 12, Pietrini, Nwakalor ne, Sylla 10, Egonu 25. All. Mazzanti
Cina: Yuan 7, Diao 2, Yang ne, Gao 1, Gong 8, Wang Yuanyuan 3, Jin 1, Wang Yunlu 11, Wang Yizhu ne, Li 8, Wang W. (L) ne, Ding ne, Wang M. (L), Chen. All. Cai Bin
Arbitri: Myoi (Giappone) e Collados (Francia).
Note: Italia: battute vincenti 7, battute sbagliate 9, attacco 57%, ricezione 45%-11%, muri 7, errori 21. Cina: battute vincenti 3, battute sbagliate 2, attacco 38%, ricezione 46%-17%, muri 4, errori 16.
Queste le dichiarazioni del CT azzurro a fine match: "Oggi ci sono tante sensazioni positive in più, forse è il miglior modo di chiudere questo secondo girone e di avvicinare il quarto di finale. E' importante essere saliti come livello di rischio, perché noi siamo così: quando giochiamo 'conservativi', non funzioniamo benissimo! E' un cammino lungo 5 mesi che mi conforta, non quello che ho visto oggi, anche se quella odierna è stata la migliore Italia del Mondiale. Deve lavorare su questi livelli il cambio-palla, perché il break è ormai il nostro marchio di fabbrica: oggi abbiamo fatto molto bene in battuta".
Getty ImagesAlessia Gennari