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Massimo Righi (Lega Volley) duro col comitato tecnico-scientifico del Governo

28 SETTEMBRE
ALTRI-SPORT/VOLLEY

Il presidente della Lega Pallavolo Serie A molto critico sulla decisione di riaprire i palazzetti solo al 50% della capienza presa ieri sera dal CTS.

SPORT TODAY

"Siamo tutti fieri dei risultati delle nostre Nazionali e della splendida accoglienza ricevuta a Roma. Ovvio, però, che si trattasse di un'occasione unica per rappresentare anche il malessere dei club nei confronti del blocco spettatori al 35%. A fine serata è arrivata la doccia fredda dell'aumento modesto di un 15%, quando per gli sport outdoor e gli altri spettacoli al chiuso l'incremento è stato ben altro". Così il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, commenta la decisione del Comitato tecnico scientifico che, ieri sera, ha fissato gli ingressi nei palasport al 50% delle capienze, per le regioni in zona bianca.

"Ieri ci è stata riconosciuta una filiera di valori unica e apprezzatissima dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma nei fatti il Comitato Tecnico Scientifico ha disatteso le aspettative di giocatori e dei rispettivi club - aggiunge Righi -: ci si aspettava di essere protagonisti di uno sport che gode della stessa considerazione degli sport outdoor, degli spettacoli culturali e musicali. Mi domando, inoltre, se i componenti del CTS abbiano mai assistito a una partita di pallavolo. Se questo fosse il caso, non sono stati molto attenti alle dinamiche dei nostri spettatori sugli spalti, un ambiente assimilabile a un pubblico teatrale. Se non sono mai venuti, li invito a farlo subito così da capire finalmente di cosa stiamo parlando! Chiedo fortemente al Governo di correggere la sconcertante proposta del CTS di lasciare pallavolo e basket come maglie nere dello sport italiano", conclude.

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