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"Qualcosa che sto sognando in questo momento è di poter competere in ogni evento in Cina - ha detto la 26enne fuoriclasse statunitense del Colorado -. Ma questo significa che devo fare molta più preparazione mentale e semplicemente capire come ciò mi influenzerà mentalmente e fisicamente durante le tre settimane in cui saremo lì. Quindi ci vorrà sicuramente molta della mia attenzione per pensare a quali sono le caselle che dovremo controllare, anche al di fuori dello sci, della tecnica, della tattica e del lato fisico delle cose e quali sono le caselle che dovremo controllare per assicurarci di avere un certo livello di comfort stando in un posto in cui non sono mai stata prima per tre settimane, per affrontare il jet lag e superarlo il più velocemente possibile".
Lo stesso obiettivo di disputare cinque gare olimpiche Mikaela l'aveva anche a Pyeongchang 2018, ma allora il maltempo e i conseguenti rinvii delle gare le scombinarono i piani, andando via dalla Corea comunque con un oro in gigante, che si aggiungeva a quello vinto in slalom a Sochi 2014, un argento in combinata e un "legno" in slalom. "Sapendo che così tante cose possono cambiare, non solo tra ora e allora, ma anche tra l'inizio della prima gara olimpica e la fine dei Giochi, quel piano potrebbe cambiare molto, molto facilmente in un batter d'occhio. Ovviamente, si alle Olimpiadi sperando nelle medaglie. Questo è il sogno. Ma c'è anche la stagione della Coppa del Mondo".
Già, la Coppa del Mondo: tornare a essere competitiva per la classifica generale già da sabato prossimo nel gigante di Soelden è l'altro grande sogno stagionale della statunitense: "Non ci sarà mai la garanzia di poterlo vincere di nuovo, ed è davvero difficile dire se questo sia un obiettivo realistico per questa stagione o mai più nella mia carriera - ha aggiunto Shiffrin -. Ma sto cercando di mettermi al lavoro per renderlo possibile". Le avversarie, comprese le azzurre, sono avvisate…
Getty ImagesMikaela Shiffrin