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Innerhofer e la crisi della velocità: "Spazio ai giovani? Devono meritarselo"

11 FEBBRAIO
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L'azzurro è tornato in Italia dopo le delusioni di Pechino: "Io non ho rubato il posto a nessuno. Sono dispiaciuto per come sono andate le gare".

SPORT TODAY

La spedizione maschile dello sci alpino italiano è stata fallimentare a Pechino 2022. Le aspettative non erano altissime, ma in particolare da Dominik Paris ci si aspettava qualcosa di meglio nella discesa.

A scaldare ulteriormente il clima è stata la polemica innescata da Matteo Marsaglia circa la presunta richiesta di farsi da parte nel Super G per lasciare spazio a Mattia Casse, partito per la Cina pur non essendo tra i convocati.

All'arrivo a Malpensa Christof Innerhofer ha detto la propria sul tema: "Io posso solo ringraziare il Coni, le Fiamme Gialle e la Federazione per essere andato a questi Giochi nonostante i pochi posti che avevamo. Sicuramente non ho rubato il posto a nessuno perché se si guarda il criterio di qualificazione sono stato il settimo atleta".

L'esperto discesista azzurro, già due volte medagliato a Sochi nella discesa e nel Super G, non è stato tenero in particolare con i giovani: "Spazio ai giovani? I giovani hanno fatto vedere pochissimo in Coppa del mondo quindi secondo me era ben giusto portare gli atleti che c'erano": così Christof Innerhofer, atterrato a Malpensa dopo la delusione delle Olimpiadi di Pechino, torna sulla polemica nella squadra maschile innescata dal compagno di squadra Marsiglia.

Innerhofer, 37 anni compiuti a dicembre, ha poi aggiunto di non pensare al ritiro: "Sono dispiaciuto per com'è andata, sono arrivato a Pechino sperando soprattutto nella discesa, ma purtroppo in gara è andata male. Futuro? Penso alla prossima stagione, ho ancora tanta passione e finché amo fare quello che faccio continuerò"

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