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Coppa del Mondo, azzurri in cerca di riscatto: l'analisi di Carca

24 SETTEMBRE
ALTRI-SPORT/SPORT INVERNALI

Il direttore tecnico: "Il lavoro ad Ushuaia è andato decisamente bene".

SPORT TODAY

In vista della Coppa del Mondo, il direttore tecnico Massimo Carca ha fatto il punto sul comparto maschile: “Il lavoro ad Ushuaia è andato decisamente bene - riporta la FISG -. Abbiamo trovato condizioni invernali e temperature più fredde rispetto agli ultimi anni che ci hanno permesso di svariare fra tutte le specialità e portare a buon fine tutto il lavoro che ci eravamo prefissati. L’unica nota negativa è l’infortunio di Tommaso Sala, a causa di una caduta banale, ma è noto che il piatto tibiale richiede pazienza per un recupero completo”.

“Gli slalomisti che puntano alla doppia disciplina hanno diversificato molto il lavoro - continua Carca -. Lo slalom ha collaborato parecchio con il gigante. Quest’anno ad Ushuaia erano presenti tutte le squadre tranne i norvegesi e questo ci ha permesso di confrontarci con gli avversari, anche se i risultati di agosto valgono fino a un certo punto. Per fare qualche nome: certamente De Aliprandini ha lavorato in progressione con il nuovo ski-man. Per lui era molto importante mettere ordine nelle cose e credo ci sia riuscito”.

Come racconta Carca, Giovanni Franzoni punta alla rinascita: “Voleva dimenticare l’infortunio e allenarsi al 100% e lo ha fatto. Fisicamente non è ancora al massimo, ma ha ancora tempo per crescere. Credo che comincerà le gare dal gigante di Soelden, anche se ha perso tutti i punti e partirà infondo alla starting list. In ottobre sarà ancora concentrato discipline tecniche, poi sarà presente a Cervinia almeno per le prove”.

Sulla squadra della velocità, Carca ha ammesso: “Sono stati un po’ sfortunati in Cile con il meteo nel periodo centrale. Due nevicate abbondanti e qualche giornata di vento hanno condizionato qualche giornata di allenamento, ma hanno avuto i primi giorni buoni e soprattutto gli ultimi dieci molto positivi, che hanno permesso allo staff di preparare discesa e superG da 1″15 con velocità oltre i 120 km/h, quindi decisamente allenante. Ho visto un Casse spingere forte ad ogni giro, come è sua abitudine. Paris, invece, ha fatto prima due settimane ad Ushuaia e poi 10 giorni a La Parva. In Argentina si è concentrato in particolare su gigante e superG e ha lavorato per rimettere in ordine la sua sciata. A la Parva ha fatto quattro giorni di discesa davvero buoni. Sta bene, e ha voglia di tornare a fare Paris”.

“Complessivamente il lavoro previsto è andato secondo quella che è la nostra strategia: gli atleti hanno diversificato molto. I gigantisti hanno fatto molto slalom e superG e gli slalomisti tanto gigante. La multilateralità è quello che cerchiamo, per poter essere competitivi in tutte le condizioni. Il programma dei gigantisti prevede un raduno a inizio ottobre a Saas Fee, poi si valuterà in base al meteo come organizzare l’avvicinamento a Soelden. Lo slalom andrà ancora in ski dome, a Peer, sempre all’inizio di ottobre. Poi seguirà un programma simile a quello del gigante anche perché ci sono tre slalomisti che faranno anche la stagione fra le porte larghe”, ha concluso Carca.

Luca De Aliprandini

Getty ImagesLuca De Aliprandini

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