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Biathlon, Wierer: “A Milano-Cortina vorrei esserci”

16 MAGGIO
ALTRI-SPORT/SPORT INVERNALI

La campionessa azzurra guarda lontano: “Deciderò anno dopo anno cosa fare, mi pesa fare sempre le valigie, vorrei vedere crescere la famiglia”

SPORT TODAY

Dorothea Wierer, campionessa azzurra di Biathlon, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui parla di passato, presente e futuro: “Da piccola mi vestivo da calciatrice e giocavo da sola: palleggiavo cercando di migliorare il record. A 15 anni ero spensierata e non credevo di diventare campionessa. A 20 ero un po' pazza: uno spirito libero, mi piaceva ballare fino al mattino. A 25 stavo diventando professionista e ho capito di dovermi impegnare. A 30, nello sport, ho raggiunto il top. Oggi vivo la fase della donna sposata. Porta con sé la parte più bella: quello che ho fatto, ho fatto, tutto ciò che arriverà sarà in più, senza rimpianti per traguardi falliti”.

Il prossimo obiettivo, le Olimpiadi di Milano-Cortina, non sono proprio dietro l'angolo. Il piano della campionessa: “Non è semplice vincerle. E ci vuole fortuna. Mi piacerebbe esserci, ma vorrei avere una famiglia che cresce, una vita tranquilla, non fare sempre le valigie. Però quando vedo che ancora vinco, mi dico: sfrutta il momento. In me convivono due anime: tre anni non sono tanti, deciderò dopo ogni stagione”.

La rivalità con Lisa Vittozzi: “Non è stato un bel periodo per me. Ma non potevo farci nulla se io vincevo e lei no. Abbiamo stipulato una tregua? Sì, non ha senso pensare a certe cose. Però ci sono rimasta male".

La questione spinosa del doping: “L'illecito c'è stato, soprattutto nei Paesi dell'Est. Oggi vedo una disciplina controllata e pulita, anche perché conta molto il tiro e se su questo fronte sei scarso, sei scarso”.

Dorothea Wierer

Getty ImagesDorothea Wierer

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