_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Dorothea Wierer, campionessa azzurra di Biathlon, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui parla di passato, presente e futuro: “Da piccola mi vestivo da calciatrice e giocavo da sola: palleggiavo cercando di migliorare il record. A 15 anni ero spensierata e non credevo di diventare campionessa. A 20 ero un po' pazza: uno spirito libero, mi piaceva ballare fino al mattino. A 25 stavo diventando professionista e ho capito di dovermi impegnare. A 30, nello sport, ho raggiunto il top. Oggi vivo la fase della donna sposata. Porta con sé la parte più bella: quello che ho fatto, ho fatto, tutto ciò che arriverà sarà in più, senza rimpianti per traguardi falliti”.
Il prossimo obiettivo, le Olimpiadi di Milano-Cortina, non sono proprio dietro l'angolo. Il piano della campionessa: “Non è semplice vincerle. E ci vuole fortuna. Mi piacerebbe esserci, ma vorrei avere una famiglia che cresce, una vita tranquilla, non fare sempre le valigie. Però quando vedo che ancora vinco, mi dico: sfrutta il momento. In me convivono due anime: tre anni non sono tanti, deciderò dopo ogni stagione”.
La rivalità con Lisa Vittozzi: “Non è stato un bel periodo per me. Ma non potevo farci nulla se io vincevo e lei no. Abbiamo stipulato una tregua? Sì, non ha senso pensare a certe cose. Però ci sono rimasta male".
La questione spinosa del doping: “L'illecito c'è stato, soprattutto nei Paesi dell'Est. Oggi vedo una disciplina controllata e pulita, anche perché conta molto il tiro e se su questo fronte sei scarso, sei scarso”.
Getty ImagesDorothea Wierer