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Nuoto, Federica Pellegrini verso Tokyo 2021: la fiducia del Coach

6 APRILE
ALTRI-SPORT/NUOTO

La quinta rassegna a 5 cerchi è un risultato fantastico per la Pellegrini, 33 anni ad agosto. Tutto quello che arriverà da ora in poi sarà guadagnato, e nulla verrà tolto alla sua leggenda.

SPORT TODAY

Federica Pellegrini si sta godendo qualche giorno di riposo dopo aver conquistato il pass per la sua quinta (QUINTA), incredibile Olimpiade. Saranno gli ultimi da qui a Tokyo, ma la Divina non vuole fermarsi. Questa settimana, però, niente nuoto, niente allenamenti, solo relax assieme alla sua famiglia. 

La rincorsa per qualificarsi alle sue quinte –e storiche- Olimpiadi è stata affannosa, un percorso complicato dal periodo post Covid-19, dagli aggiustamenti di una preparazione ad intermittenza alla quale non era abituata, dai dubbi per una carta d’identità che recita 32 anni (saranno 33 il prossimo 5 agosto). Alla fine, questi giorni di riposo dopo gli Assoluti di Riccione potrebbero essere i più importanti, allo scopo di ricaricare le batterie e arrivare mentalmente pronta. 

A raccontare la situazione attuale di Fede ci pensa Matteo Giunta, il 39enne allenatore pesarese che dal 2014 è il coach della Divina del nuoto azzurro, a Sky Sport:

"La parola chiave è proprio serenità. Dobbiamo fare le cose come siamo sempre riusciti a fare fino ad ora, con tranquillità. Senza pensare a Tokyo ma pensando semplicemente di andare forte ad ogni allenamento, di trovare la condizione migliore, di spingere questa asticella sempre più in alto. E’ ovvio che l’età anagrafica dice un anno in più e quindi le difficoltà sono ancora maggiori ma questo non l’ha mai fermata, gli anni che avanzano non l’hanno mai spaventata. Federica ci ha abituato a cose incredibili, pensate solo a cosa è riuscita a fare nel 2019 (l’oro ai Mondiali di Gwangju 2019 con crono strepitoso di 1’54”22). Stiamo però parlando del passato, nel nuoto ogni volta si riparte da zero e quindi adesso si volta pagina. Vediamo….".

La sensazione che tutti hanno avuto da fuori, però, è che per la Pellegrini questi mesi siano stati più faticosi mentalmente che fisicamente:

"Esatto. Lei è una donna che pensava dopo il 2020 di appendere il costume al chiodo, di concentrarsi sulla sua vita privata, di fare altro e voltare pagina. Questo spostamento di un anno comunque è stato qualcosa di difficile, molto ma molto faticoso".

La quinta Olimpiade è sicuramente un risultato impressionante, e anche se non dovessero arrivare risultati importanti questo non toglierebbe nulla alla sua "leggenda", status che gli riconosce anche Swimming World, probabilmente la più importante rivista di nuoto al mondo. La sua attitudine, probabilmente, è quella che fa la differenza:

"Si, una delle sue forze è proprio che non si accontenta mai. Lei quando dice: voglio andare alle Olimpiadi non è solo per partecipare, avere solamente l’accredito per gareggiare non è nella sua mentalità, non ne vale la pena. Poi possono accadere tante cose da qui a luglio. Il suo obiettivo l’anno scorso, dopo il 2019, era quello di fare una Olimpiade da protagonista. L’obiettivo possiamo dire che sia rimasto lo stesso ma bisognerà vedere se riusciremo ad arrivare alla vigilia dei Giochi al 110% della sua condizioni”.

In ultimo, Coach Giunta si concentra sul livello dei 200 sl, che in questi anni si è alzato paurosamente sia come tempi medi che come punte di diamante della specialità:

"Oramai non è più una novità che il 200 stile libero sia diventata negli ultimi anni una gara che ha raggiunto dei livelli incredibili, sia per il numero di punte di diamante sia come livello medio in generale. E’ una gara dove sarà già difficile entrare in finale alle Olimpiadi, sarà già un successo essere tra le migliori 8 del mondo. Federica in questi giorni deve rilassarsi, recuperare, cercare di godersi questa qualificazione. La prossima settimana riprendiamo il lavoro tra Verona e i collegiali in altura, il primo sarà subito a Livigno. A metà maggio ci sono gli Europei a Budapest, c’è il punto interrogativo di dover entrare nella “bolla” prevista dalla LEN (ndr la Lega Europea del Nuoto), dobbiamo capire quanti giorni prima si dovrà arrivare in Ungheria, se l’isolamento comporterà perdere giorni di allenamento intenso, se andremo solo per le staffette o anche per la gara individuale. Step by step, insomma. Successivamente, tra tre mesi, vedremo se gli allenamenti saranno andati bene, se lei sarà riuscita a fare un percorso netto senza intoppi fisici. A giugno valuteremo a che punto saremo e capiremo come affrontare questa Olimpiadi".

Federica Pellegrini

Getty ImagesFederica Pellegrini

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