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Il direttore tecnico della Nazionale italiana di Nuoto ha tratto un bilancio della spedizione azzurra ai mondiali di Fukuoka. Queste le parole alla Rai: "Non ci siamo presentati al meglio visto che alcune delle nostre punte hanno avuto problematiche diverse e si doveva fare i conti, non lo nascondo, con alcune beghe e rotture di scatole. Una stagione complicata, dopo un 2022 particolarmente intenso e spinto al massimo. Un calendario così fitto porta inevitabilmente a fare delle scelte. Chiaramente l’Italia compete per fare il meglio perché i successi vanno colti quando arrivano".
Prosegue Butini: "Ora va fatto un lavoro di gestione dell’intero movimento per far sì che si arrivi alle Olimpiadi di Parigi nel miglior modo possibile e questo percorso passa anche da competizione come queste dove la forma non era straordinaria, ma quantomeno si è potuto fare esperienza. Mi viene in mente il caso di Ceccon, lo spirito con cui Thomas ha gareggiato quest’anno non poteva essere lo stesso del 2022. Lui era il favorito e di conseguenza non è la stessa cosa che competere come chi ancora deve arrivare e non ha fatto niente. Lo stesso ragionamento vale anche per altri. Di conseguenza, tenendo conto di un livello internazionale sempre più spinto verso l’alto, dovremmo lavorare ed essere pronti per rispondere a questa chiara accelerazione che c’è stata".
Su Paltrinieri: "Gregorio è un grandissimo combattente e l’ha dimostrato anche qui, con le sue medaglie nel fondo, tutt’altro che banali. In piscina, però, le sue condizioni non erano adeguate e siccome lui aveva preparato i 1500 sl è stata una doppia sofferenza andare via, ma è sua/nostra priorità salvaguardare l’integrità fisica in vista di una stagione molto importante. Le nostre punte, tutto sommato, sono giovani, ma vengono da anni di alto livello. Di conseguenza, queste valutazioni vanno fatte, stabilendo quali debbano essere le priorità“.
Getty ImagesCesare Butini