Francesco De Angelis, ex skipper di Luna Rossa, vincitore della Louis Vuitton Cup ad Auckland nel 2000 al timone della barca italiana parla a proposito della prima regata di prova dell'America's Cup. La Coppa America è iniziata in Nuova Zelanda con le AC World Series, le regate introduttive in cui si stanno confrontando il Defender della Coppa America, Team New Zealand e gli altri team che ambiscono al ruolo di Challenger.
Queste le parole di De Angelis: "Poiché sono stati annullati tutti gli eventi precedenti, questa di fatto è la prima volta che tutti gli equipaggi si confrontano ufficialmente su un percorso. E' l'inizio di un cammino e c'è chi è più pronto e chi è un po' più in ritardo, sicuramente manca a tutti l'esperienza che avrebbero potuto accumulare nelle gare precedenti, è un po' una rincorsa per tutti. Queste sono regate di prova, come degli allenamenti sotto pressione, poi inizieranno le regate serie, dove i punti inizieranno a contare di più".
De Angelis parla di come la vela stia diventando molto simile alla F1: "La Coppa America è sempre stata il picco della tecnologia nautica del momento, questo è un salto molto in avanti, però non è la tecnologia l'unico ingrediente dello spettacolo. Anche se si prendono le F1 di 15 anni fa, la gente si divertirebbe a guardarle anche se non vanno così veloci. L'importante è che ci sia una regata combattuta, ci siano le 'sportellate'. Del resto anche le gare di F1 a volte sono noiose. Bisogna vedere se questa formula, con questi equipaggi farà si che ci saranno regate combattute. Il problema è che sono pochi concorrenti. Gli inglesi attardati? E' un po' una sorpresa perché Ineos Uk è un team con grandi mezzi che sta lavorando da tempo, e su un lotto di concorrenti di tre, se ce ne è uno molto sotto, con risultati non aperti fino alla fine, non credo che aiuti lo spettacolo"
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