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Golf, Migliozzi racconta la sua Parigi: "Ultima buca chiave"

27 SETTEMBRE
ALTRI-SPORT/GOLF

"Ci ho provato perché sono una testa calda, ora sogno Roma e la Ryder Cup".

SPORT TODAY

Il 25enne Guido Migliozzi racconta alla Gazzetta dello Sport il colpo che ha sigillato la terza vittoria in carriera, l'Open di Francia (e un premio di mezzo milione di euro): "La palla era a 180 metri dalla buca e abbiamo avuto il tempo di riflettere su come procedere col mio caddle Alberto Calvo. C'era vento a raffiche, ogni attimo cambiava: ero indeciso. Siccome sono una testa calda, ho scelto la strategia meno conservativa: un fade con effetto da sinistra e destra. Quasi imbucavo! Poi ho fatto birdie, il nono nella giornata, e quel colpo è stato decisivo ai fini della vittoria finale. Sono partito in svantaggio e ho rimontato buca dopo buca: alla 15^ ero in testa, alla 18^ ho di fatto chiuso i conti".

E' stata incoscienza?: "Certi colpi vengono quando il gioco lo consente. Sono del parere che uno possa fare di tutto a golf, ma quando le corde hanno la giusta 'accordatura'".

Il vicentino ha ricevuto i complimenti di Luke Donald, che guiderà l'Europa alla Ryder Cup: "I complimenti fanno piacere, i suoi, quelli dei due vice-capitani, di Francesco Molinari.. La Ryder? Un anno fa mi sono giocato la partecipazione facendo male nelle due ultime gare, adesso sogno Roma nel 2023".

 

Migliozzi

Getty ImagesGuido Migliozzi con la coppa dell\'Open di Francia

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