Dopo la medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nel salto in alto, Gianmarco Tamberi non può che essere al settimo cielo: “Mi sento un umano che ha battuto i supereroi”. Poi arriva la dedica speciale: “Dedico questa medaglia a mio papà, con cui non parlo da un po'. E' pazzesco, tutti i sacrifici sono ripagati. In queste manifestazioni so di poter dare il meglio”.
L'azzurro spiega: “Sono rimasto concentrato divertendomi. Il mio segreto è essere me stesso. Sapevo che il 2.36 era un match point. Mi sono caricato di tante responsabilità, non è stato facile separarmi da mio padre. Ho vinto una nuova sfida, è stato un percorso che mi dà energia".
L'euforia è davvero tanta per Tamberi: "E' pazzesco, è una sensazione indescrivibile. Non riesco a sentirmi dire che sono campione di tutto. Dico grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato. Ho fatto un grande riscaldamento, uno dei migliori della mia vita. Il mio segreto è essere me stesso in pedana. Ha funzionato. In tanti avevano dubbi sul cambio di coach, l'oro è merito anche di mio padre". Continua a raccontare l'impresa nei dettagli. "Conoscevo gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Se c'è un'opportunità, devi mettercela tutta. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti, so quanto ho investito nel mio team e questo non è uno sport individuale, se c'è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione. Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità. Mio padre mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui. Non è stato facile separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato. Devo ringraziare Giulio Ciotti e Michele Palloni per come si sono approcciati a questa nuova sfida, un team affiatatissimo".
Getty ImagesGianmarco Tamberi