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Howe amaro: "Io sopravvalutato, i forti stanno alle Olimpiadi"

31 LUGLIO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Infine un annuncio sui social: "Il prossimo sarà il mio ultimo anno nell'atletica, lo farò da atleta mediocre".

SPORT TODAY

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l'atletica azzurra sta provando a scrivere pagine importanti della storia. Come ad esempio Marcell Jacobs, che si è qualificato alla semifinale dei 100 metri migliorando se stesso e realizzando il record italiano. Gianmarco Tamberi invece si è qualificato alla finale del salto in alto ed è in cerca di una medaglia. Grande assente invece per infortunio Larissa Iapichino, lunghista italiana detentrice del record mondiale under 20 indoor.

A proposito di assenti, c'è un altro lunghista che manca a Tokyo e che in passato ha regalato grandi emozioni all'Italia: Andrew Howe. Sui social, l'atleta 36enne non ha nascosto un velo di malinconia: "Sono qua a casa a guardare le Olimpiadi, e mi sono reso conto che forse nella mia vita e nella carriera da atleta sono stato troppo sopravvalutato - si legge in un post su Istagram -. Gli atleti forti stanno alle Olimpiadi, gli atleti forti partecipano e prendono le medaglie alle Olimpiadi. Io al massimo ho fatto solo due partecipazioni una a 19 anni (ad Atene, sui 200 metri ndr) e un'altra che è meglio non parlarne (a Pechino, fuori nel lungo). Dopo tanti sacrifici mi ritrovo a fine carriera con un pugno di mosche in mano (colpa mia)".

Howe infine fa un annuncio: "Se questo mio esser stato sopravvalutato abbia portato anche una sola persona ad avvicinarsi allo sport, allora sono contento. Il prossimo sarà il mio ultimo anno nell'atletica, lo farò da atleta mediocre. Mi voglio divertire e fare tutte le gare che ho sempre amato per chiudere con un sorriso e salutare questo sport che ho sempre amato".

Andrew Howe

Getty ImagesAndrew Howe

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