_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })(); (function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });
Nelle ultime ore, Zaynab Dosso, atleta di punta della Nazionale di atletica è stata vittima di un episodio di razzismo, accompagnato da una grande indifferenza.
A Gazzetta dello Sport, la sprinter ha parlato anche di cosa successo alla Egonu e della comunanza della situazione.
"Per favore, non strumentalizziamo. Il clima politico già è poco bello. Ci conosciamo solo attraverso i social: quando otteniamo risultati importanti, ci scambiamo complimenti. In tutto, permettendomi di interpretarlo, accosto il suo pensiero al mio. Se ci esponiamo non è per tutelare noi stesse, non è questo il messaggio che intendiamo veicolare. Ma per difendere le migliaia di ragazze che, con meno voce di noi, subiscono gli stessi soprusi. Capisco bene Paola: è una donna forte e una campionessa che tanto ha dato al Paese. L’episodio di cui ora si parla dev’essere stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso".
E poi: "Ho detto ai miei compagni di squadra che adesso, a uscire, non mi sento più sicura. In una situazione del genere non hanno saputo che cosa fare. Non accetto certe motivazioni. Per loro, come per tutti, è evidentemente normale insultare una persona di colore. Ma sono certa che sarebbe successo qualcosa di diverso se la vittima fosse stata una ragazza bianca. Il problema è che noi portiamo una ferita grande, quella del giudizio. E anche se riguarda solo l’1% della popolazione o degli italiani, resta una cosa gravissima. Io accetto il colore della mia pelle. Io sono forte. Ma penso a mia sorella, più debole di me. Quando avverrà il vero cambiamento?".
Getty ImagesDosso