L’americano Reilly Opelka ha vissuto un vero e proprio calvario negli ultimi due anni che l’hanno visto precipitare fuori dai primi 1000 del ranking mondiale, ma il 26enne di St. Joseph sembra, finalmente, intravvedere la luce in fondo al tunnel con la semifinale appena conquistata nell’ATP 250 di Newport dove ha superato il connazionale Mackenzie McDonald nei quarti con il punteggio di 4-6 6-3 6-4.
Grazie a questo risultato, lo statunitense è, già, certo di recuperare più di 700 posti nel ranking mondiale, ritornando alla 400esima posizione da lunedì, ma soprattutto può guardare con ottimismo al futuro dopo un periodo terribile: prima i problemi all’anca, dove ha sviluppato un tumore benigno che lo ha costretto alla sala operatoria, poi l’infortunio al tendine del polso destro che l’ha riportato sotto i ferri.
Le parole di un commosso Opelka: “Il solo fatto di poter giocare di nuovo a tennis per me significa tanto: c’è stato un periodo in cui non ero sicuro che sarebbe successo di nuovo e ovviamente ho pensato al ritiro, soprattutto quando il tumore si è spostato e incastrato nell’articolazione non riuscivo letteralmente più a muovere la gamba. Per fortuna, ho trovato un chirurgo fantastico e non riesco a credere a quanto sia stato bravo”.
Ben diverso, invece, il rendimento del professionista che l’ha operato al polso: “Non riuscivo a dormire la notte, avevo dolore al braccio e alla mano per cui ho avuto bisogno di un secondo intervento che mi ha, inoltre, causato problemi con l’ingessatura”.
Getty imagesReilly Opelka