(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC');
grecaptcha.ready(function() {
grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) {
var score = token.score;
var dataLayer = window.dataLayer || [];
dataLayer.push({
'reCaptchaScore': score
});
});
});
ATP Gstaad, Berrettini vola basso: “Vorrei tornare testa di serie a Melbourne”
Dopo il bellissimo successo in Svizzera, il romano vuole continuare la propria risalita in graduatoria a piccoli passi
SPORT TODAY
Vittoria speciale per Matteo Berrettini a Gstaad dove aveva conquistato il suo primo titolo in carriera: “Mi sembra di averlo vinto ieri quel primo titolo in carriera e, invece, sono passati sei anni; è successo tantissimo nella mia vita in questo periodo, ma Gstaad resta un posto speciale per me e sono davvero molto felice”.
Uno sguardo verso i prossimi obiettivi: “Sarebbe bello chiudere il 2024 in top 30 per poter giocare il prossimo Australian Open come testa di serie, spero di riuscire a far bene anche all’Open degli Stati Uniti e durante la trasferta sul cemento americano”.
E, in ultimo, un pensiero per il finalista Quentin Halys: “Era la sua prima finale e posso solo immaginarmi cosa stia provando ora; voglio fargli i complimenti perché ha giocato un ottimo tennis nel corso della settimana, ma io sono riuscito a far valere la mia superiore esperienza”.
Getty ImagesMatteo Berrettini
