MotoGP, Gran Premio di Francia a Le Mans: analisi e pronostico

Torna in pista il Motomondiale: appuntamento sulla storica pista di Le Mans per il Gran Premio di Francia. Ieri le conferenze stampa dei piloti, oggi il via con le prove libere e le prequalifiche fino ad arrivare alla gara di domenica che promette di dare spettacolo. La stagione è iniziata da poco, ma i sette piloti racchiusi in 33 punti sono la testimonianza più evidente dello spettacolo che sta regalando questa annata di MotoGP. Ecco, allora, cosa aspettarsi dal prossimo appuntamento.

Si ripartirà da Jerez, dallo splendido duello tra Marquez e Bagnaia. Tutto in casa Ducati, tra team factory e satellite, per quello che potrebbe diventare il duello principale della stagione. Attenzione, però, a non dimenticare gli altri, a partire dal grande deluso della scorsa stagione. Jorge Martin ha infatti assaporato fino all’ultimo la chance di diventare campione del mondo, salvo poi doversi arrendersi di fronte a uno scatenato Bagnaia. Sarà importante vedere la sua reazione soprattutto dopo lo 0 portato a casa nel gran premio di casa, senza poi dimenticare Bastianini e soprattutto il rookie Acosta, sempre più determinato a sorprendere. Ultimo, ma non per importanza, Maverick Vinales, determinato a intromettersi nella gara tutta Ducati.

Tanta carne al fuoco quindi in un Gran Premio in cui tre degli ultimi quattro vincitori sono italiani. Tra questi, però, a sorpresa non c’è Pecco Bagnaia: nel 2020 fu il turno di Petrucci, nel 2022 di Bastianini e lo scorso anno di Bezzecchi. Occhio allora al campione del mondo in carica, che vorrà provare a mettere anche il suo nome nell’albo dei vincitori. Dovrà però fare i conti con Marquez, determinato questa volta a rifarsi per il secondo posto a Jerez. Una sua vittoria, in questo senso, è data a 4.00 su Goldbet e Better mentre è a 3.50 su Snai. Occhio, però, all’ultima incognita: spesso in Francia ha la meglio la pioggia. E, in questi caso, c’è da fare sempre attenzione al guizzo degli specialisti: da Binder a Millers, senza dimenticare lo stesso Acosta.

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