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Sanremo: non solo canzonette

25 GENNAIO
Non solo Sport/Sanremo

Le strade del Festival e della canzone d'autore si sono incrociate tantissime volte.

SPORT TODAY

Pensare che il Festival di Sanremo e la canzone d'autore siano due rette parallele destinate a non incontrarsi mai è una boiata pazzesca.Sarà l'argomento dell'articolo ma ci è venuta in mente - nella versione addolcita - l'espressione usata da Fantozzi per commentare La corazzata Potëmkin.

La lista degli esponenti della canzone d'autore che si sono messi in gioco a Sanremo è lunghissima. Fare una selezione, oltre che ingeneroso con gli esclusi, è stato piuttosto complicato anche perché la stessa definizione di "canzone d'autore" ha contorni sfumati.

1958 - Domenico Modugno

Con "Nel blu dipinto di blu", che potete tranquillamente chiamare "Volare" perché la parola che apre il ritornello è stata depositata alla SIAE come titolo alternativo, il Festival e la musica italiana entrano nella fase della "commistione di autore e interprete".Scritta da Domenico Modugno e Franco Migliacci, "Nel blu dipinto di blu" regala il primo successo sanremese allo stesso Modugno e a Johnny Dorelli, i due concederanno il bis nel 1959 con "Piove (Ciao ciao bambina)", e diventa un successo planetario.Esagerati? Fate un po' voi: 1) singolo italiano più venduto nel 1958; 2) primo in classifica negli Stati Uniti per 5 settimane; 3) primo in classifica in Francia per 17 settimane; 4) oltre 19 milioni di copie vendute nel mondo; 5) reinterpretata fino ai giorni nostri da una lista di cantanti prestigiosa (si va da Louis Armstrong a Frank Sinatra, da Luciano Pavarotti a Paul McCartney) e interminabile; 6) due Grammy vinti nel 1959.  

1961 - Umberto Bindi, Gino Paoli e Giorgio GaberNell'anno della prima e unica partecipazione di Mina e dell'esordio di Adriano Celentano, spicca il debutto sanremese di tre grandi della musica d'autore.Esponente della rinomata scuola genovese, Umberto Bindi quando si presenta al Festival è un cantautore di successo, eppure a Sanremo in pochi si interessano a "Non mi dire chi sei", in tanti si occupano dell'anello che porta al mignolo e di quella omosessualità che gli costerà una lunga e dolorosa discriminazione. Altri, brutti, tempi.Decimo classificato con "Un uomo vivo", Gino Paoli era grande amico di Bindi ma Umberto non era uno dei tre che stavano seduti al bar e volevano cambiare il mondo insieme al cantautore di Monfalcone.Il rapporto tra Sanremo e Giorgio Gaber? Pessimo: considerato uno degli artisti più completi dell'epoca, il Signor G, che nel 1961 canta "Benzina e Cerini", in quattro partecipazioni vanta come miglior risultato il sesto posto del 1966, per giunta a pari merito con Orietta Berti.

1966 - Lucio Dalla

Considerato fondamentale per lo sviluppo e l'imposizione in Italia della canzone d'autore, Lucio Dalla ha partecipato cinque volte al Festival di Sanremo.Nel 1966 esordisce con "Pafff... bum!", un brano che non è rimasto negli annali del Festival; l'anno dopo si presenta con "Bisogna saper perdere" ma quello del 1967 per lui, come per tutti noi, fu il Sanremo di Tenco.Il salto di qualità arriva nel 1971, quando Dalla presenta "4 marzo 1943", che si piazza al terzo posto e diventa, al pari di "Piazza grande", cantata nella città dei fiori nel 1972, un evergreen.Il quinto Sanremo arriva a 40 anni dall'ultima apparizione e si conclude con un quinto posto: nel 2012 Lucio Dalla canta “Nanì” insieme a Pierdavide Carone.

1967 - Luigi Tenco

Il festival del 1967 rimane indissolubilmente legato al nome di Luigi Tenco, esponente di spicco della canzone d'autore. La notte successiva all'eliminazione di "Ciao amore, ciao" deciderà di togliersi la vita con un colpo di pistola nella stanza 219 dell'Hotel Savoy di Sanremo.

1968 - Sergio Endrigo

Nell'anno del debutto di tre futuri vincitori del Festival come Al Bano, Fausto Leali e Massimo Ranieri, a imporsi è Sergio Endrigo: alla terza delle sue nove partecipazioni alla kermesse ligure, il cantautore di Pola sbaraglia la concorrenza con "Canzone per te", presentata insieme al brasiliano Roberto Carlos.La grandezza di Sergio Endrigo si evince anche dai nomi degli artisti con cui ha collaborato: Gianni Rodari, che scrisse tra l'altro il testo di "Ci vuole un fiore", Pier Paolo Pasolini, Vinícius de Moraes, Giuseppe Ungaretti, Toquinho e Luis Bacalov, con il quale Endrigo ebbe anche una lunga e vincente controversia giudiziaria legata al tema (premiato con l'Oscar) del film "Il Postino".

1973 - Roberto Vecchioni

Docente di materie letterarie ed esponente di primo piano della musica d'autore, Roberto Vecchioni debutta a Sanremo nel 1973 con "L'uomo che si gioca il cielo a dadi". Dedicato al padre, il brano si piazza al settimo posto di una classifica dominata dai Peppino campani: quello di Capri precede quello di Napoli, Gagliardi.Per Roberto Vecchioni l'appuntamento con il successo sanremese è rinviato di 38 anni: nel 2011 trionfa (vincendo anche il Premio della Critica") con "Chiamami ancora amore" e nel discorso di ringraziamento accenna proprio al rapporto tra musica popolare e d'autore.

1978 - Rino Gaetano

Chissà quante altre belle canzoni ci avrebbe regalato Rino Gaetano se la sua vita non si fosse tragicamente interrotta il 2 giugno del 1981, a nemmeno 31 anni di età, in un incidente automobilistico.Dotato di una voce ruvida e di una presenza scenica fuori dal comune, il cantautore calabrese si serviva delle sue canzoni, dai testi apparentemente leggeri e disimpegnati, per portare avanti denunce sociali di grande importanza.Al Festival di Sanremo Rino Gaetano si esibì solo una volta ma fu memorabile: presentatosi con una tuba nera, un elegante frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica, durante la perfomance si liberò delle tante medagliette che aveva appuntate sul bavero del frac consegnandole al direttore d'orchestra e lanciandole al pubblico.La canzone? "Gianna", che si piazzò terza ma non era molto amata da Gaetano, che avrebbe preferito presentare la ben più esplosiva "Nuntereggae più".

1982 - Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari

Nell'anno in cui l'Italia vince per la terza volta la Coppa del Mondo di calcio, al Festival succedono tante cose interessanti: il primo posto va a Riccardo Fogli con "Storie di tutti i giorni" e tra i debuttanti spiccano i nomi di Mia Martini, Fiordaliso, Giuseppe Cionfoli, Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari.Considerato uno dei maggiori esponenti della musica rock italiana, Vasco Rossi a Sanremo si esibisce per due anni di fila presentando due canzoni che, a dispetto della freddezza con cui vennero accolte al Festival, hanno fatto epoca: "Vado al massimo" e "Vita spericolata".Il rapporto tra Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, e Sanremo non è stato dei più felici: penultimo posto in finale nel 1982 con "Una notte che vola via", ventesimo con "Nuvola" nel 1983, penultimo con "Donne" nel 1985 e penultimo anche nel 1986 con "Canzone triste".Attenzione, però: tanto Vasco Rossi che Zucchero hanno vinto il Premio Tenco alla carriera.

1985 - Eugenio Finardi

Nato a Milano nel 1952, Eugenio Finardi ha cantato tre volte a Sanremo: nel 1985 si piazza diciottesimo con "Vorrei svegliarti"; nel 1989 arriva undicesimo con "Amami Lara"; nel 2012 decimo con "E tu lo chiami Dio".

1989 - Enzo Jannacci

Nell'anno della vittoria della coppia Leali-Oxa con "Ti lascerò", il 53enne Enzo Jannacci debutta a Sanremo con "Se me lo dicevi prima".Artista poliedrico per antonomasia e considerato uno dei maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra, il dottor (era medico) Jannacci a Sanremo si è esibito quattro volte vincendo in due occasioni il Premio della Critica: nel 1991 insieme a Ute Lemper con "La fotografia" e nel 1998 con "Quando un musicista ride".

1991 - Pierangelo Bertoli

Figura emblematica della canzone d'autore italiana dagli anni 70 ai primi anni 2000, Pierangelo Bertoli ha partecipato due volte a Sanremo.Nel 1991, insieme ai Tazenda, si piazza quinto con "Spunta la luna dal monte", pezzo che riscuote un grande successo; l'anno successivo, questa volta da solo, arriva quarto con "Italia d'oro", canzone alla quale verrà poi attribuito il merito di aver anticipato la stagione di Tangentopoli e l'inchiesta Mani Pulite.

1996 - Ron

Nato in provincia di Pavia nell'agosto del 1953, Ron, pseudonimo di Rosalino Cellamare, ha partecipato otto volte al Festival di Sanremo.Il cantautore lombardo ha esordito con Nada nel 1970 con "Pa’ diglielo a ma’" e ha chiuso, per ora, con "Almeno pensami", brano che si è piazzato quarto nel 2018.Il miglior risultato? Cantando insieme a Tosca, Ron ha vinto il Festival di Sanremo del 1996 con "Vorrei incontrarti fra cent'anni".

2000 - Samuele Bersani

Quinto nel 2002 con "Replay", nono nel 2012 con "Un pallone". Possono sembrare risultati anonimi ma la qualità delle canzoni di Samuele Bersani, che si è aggiudicato quattro volte la Targa Tenco, è confermata dal fatto che in entrambe le partecipazioni sanremesi il cantautore riminese ha vinto il Premio della critica "Mia Martini".

2011 - Franco Battiato

Esponente di spicco tanto della musica d'autore che di quella sperimentale, Franco Battiato, che in qualità di coautore aveva vinto il Festival del 1981 con "Per Elisa", nel 2011 sale sul palco dell'Ariston per supportare l'amico Luca Madonia nel brano "L'Alieno", che si piazza in quinta posizione nell'edizione vinta da Roberto Vecchioni.

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