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Vede un favorito d'obbligo per la corsa a tappe iberica: “Anche se non avrà la stessa forma, sarà difficile battere Vingegaard: al Tour volava. Sarà molto interessante vedere come la gestiranno in casa Jumbo-Visma con Roglic, non sarà semplice”. Non sarà Vingegaard a mettersi al servizio di Roglic secondo Garzelli: “Sarà la strada poi a parlare, ma se Vingegaard è alla Vuelta vuol dire che ha l’obiettivo di vincerla. Se la Jumbo dovesse vincere la corsa spagnola sarebbe l’unica squadra al mondo ad aver vinto tutti e tre i Grandi Giri nella stessa stagione”.
Capitolo Evenepoel: “La crono è abbastanza corta, può provare a guadagnare qualcosa, ma anche Vingegaard e Roglic non vanno piano. Lo scorso anno Evenepoel ha vinto la Vuelta, ma era più blanda sopratutto nell’ultima settimana”. Il podio secondo Garzelli: “Vingegaard e Roglic sono capaci di arrivare entrambi sul podio. Poi ci sono Evenepoel, Thomas, Mas, Vlasov, ma anche Ayuso e Almeida. È una Vuelta aperta per il terzo posto”.
E Ayuso è solo outsider? “A me piace tantissimo come corridore, lo conosco da quando è giovanissimo. Dovrà confermarsi e chiaramente è la parte più difficile, nonostante abbia fatto un’ottima stagione, anche se con un inizio non semplice”. Attenti a Zana: “Penso che sarà un battitore libero, sono circa una decina i corridori che possono lottare per il podio. Inizialmente può provare a fare classifica, ma secondo me gli conviene andare per qualche tappa e magari provarci il prossimo anno con un po’ più di esperienza. È anche vero che la Vuelta è una corsa di fine stagione e quindi potrebbe anche mettersi alla prova soprattutto per valutare la tenuta in vista dei prossimi anni”.
Quale italiano primeggerà in classifica generale: “Non è semplice, forse Zana ma è difficile trovare – oggi – un nome dei nostri per la classifica generale in un Grande Giro. È un peccato e credo che ci vorrà ancora del tempo, vedremo anche Battistella e Tiberi, ma li vedo più per le tappe”. C'è anche Ganna: “Sarà molto utile a Thomas, Ganna punterà poi sicuramente alla cronometro e magari proverà a centrare un successo di tappa: non ce ne sono molte, ma ci sono un paio di frazioni nervose che possono essere adatte a lui; ma non dimentichiamoci che Pippo arriva da un Mondiale intenso tra la cronometro e la pista”.
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