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Van Aert: Kelly, “Lavora troppo per la squadra, poche opportunità”

6 GIUGNO
CICLISMO

Il campione irlandese critico verso la gestione del belga che ottiene meno di quanto potrebbe

SPORT TODAY

Poteva essere un nuovo Sean Kelly, invece Wout Van Aert pur avendone le caratteristiche non riesce a ottenere i risultati che meriterebbe. Proprio come il professionista irlandese (in bacheca vanta una Vuelta di Spagna, quattro maglie verdi al Tour, una Coppa del mondo, tre Giri di Lombardia, due Parigi-Roubaix e sette Parigi-Nizza), il belga della Jumbo-Visma è capace di vincere a cronometro, in volata, in montagna e le classiche. Ma raccoglie molto meno. E a volte concede troppo. Quest’anno, dopo il terzo alla Milano-Sanremo, ottiene la vittoria alla E3 Harelbeke battendo in volata Mathieu van der Poel e Tadej Pogačar. Poi lascia vincere il compagno di squadra Christophe Laporte alla Gand-Wevelgem.

“Due anni fa pensavo che fosse il nuovo Sean Kelly, ma sembra che abbia delle difficoltà a vincere le grandi classiche. Pensavo vincesse qualche classica monumento in più, invece è stato anche sfortunato: nella Parigi-Roubaix di quest’anno ha forato in un momento cruciale – afferma il campione irlandese – purtroppo il tempo scorre veloce e nuovi campioni si impongono a livelli elevati. Le tempistiche sono cambiate rispetto a quando correvo io”.

Secondo Kelly il suo problema è anche la squadra, ricca di ottimi corridori (tra cui Vingegaard e Roglic). “Il suo problema è che lo fanno lavorare per gli altri e così non gli arrivano le opportunità”.

Gand-Wevelgem 2023

Getty ImagesChristophe Laporte e Wout van Aert

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