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“Due anni fa pensavo che fosse il nuovo Sean Kelly, ma sembra che abbia delle difficoltà a vincere le grandi classiche. Pensavo vincesse qualche classica monumento in più, invece è stato anche sfortunato: nella Parigi-Roubaix di quest’anno ha forato in un momento cruciale – afferma il campione irlandese – purtroppo il tempo scorre veloce e nuovi campioni si impongono a livelli elevati. Le tempistiche sono cambiate rispetto a quando correvo io”.
Secondo Kelly il suo problema è anche la squadra, ricca di ottimi corridori (tra cui Vingegaard e Roglic). “Il suo problema è che lo fanno lavorare per gli altri e così non gli arrivano le opportunità”.
Getty ImagesChristophe Laporte e Wout van Aert