QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Saronni: “In troppi concentrati sugli interessi personali”

28 SETTEMBRE
CICLISMO

L’ex ciclista ormai “senza speranza” per la situazione del ciclismo italiano. "Da italiano mi auguro che Pogacar faccia il Giro", mentre per Ganna vede un futuro tra Roubaix e piccole corse a tappe

SPORT TODAY

“Il nostro ciclismo sta precipitando e io ho perso ogni speranza, il nostro destino è segnato. C’è una cosa che mi fa male. Ho trovato tante persone a cui interessa poco del movimento. È concentrata sugli interessi personali e non su quelli del ciclismo”. Giuseppe Saronni lancia ancora una volta l’allarme per le condizioni del ciclismo in Italia. Lo fa tramite la Gazzetta dello Sport ricordando che “sono anni che lancio l’allarme. Ho provato a coinvolgere personaggi, compagni con cui ho corso per provare a trovare idee nuove, progetti”. Una riflessione che nasce tra le altre cose dall’avere soltanto tre corridori su quattro possibili per ogni squadra all’Olimpiade di Parigi.

Saronni passa poi ad analizzare i campioni più forti del ciclismo attuale, come Pogacar (“Da italiano mi auguro che, oltre al Tour, possa correre anche il Giro d’Italia. Mi sento di suggerirglielo perché la corsa rosa arriva in una stagione fresca e lui, dopo le Classiche, sarà in grande condizione”) e Ganna (“Le prove su pista sono bellissime, ma a un certo punto cercherei di capire quali sono i suoi limiti su strada. E credo che abbia già iniziato questo percorso. Lo abbiamo visto alla Sanremo: ha dimostrato che può essere protagonista. Ha una sparata alla Cancellara. E per taglia atletica può adattarsi bene alla Roubaix. Mi piacerebbe vederlo però più coraggioso. Senza dimenticare la sua forza a crono e la possibilità di essere protagonista nelle piccole corse a tappe”). Non dimentica, inoltre, le gare appena concluse come la Vuelta (“Da manager di squadra è una cosa bellissima gestire tanti galli nel pollaio. È più difficile gestire team che non hanno corridori di livello. Ma se invece guardo questo risultato dalla parte del tifoso, l’ultima Vuelta mi è sembrata un campionato sociale”) o prossime allo svolgimento come il Lombardia (“Se Pogacar ed Evenepoel sono in buona condizione è una bella lotta tra i due. Però più la corsa è impegnativa meglio è per Tadej. Evenepoel mi piace come corre, generoso, attaccante. Ma Pogacar se sta bene...”).

Un pensiero va anche alle voci sulla possibile fusione tra la Jumbo e la Soudal: “Se così sarà, con due squadre che si fonderanno in una, mi dispiace per i 30 corridori che rimarranno esclusi. E penso agli italiani presenti oggi nelle due formazioni. Confido che gente come Cattaneo possa salvarsi”.

Giuseppe Saronni

Getty ImagesGiuseppe Saronni

NOTIZIE CORRELATE