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La 52esima edizione del Tour de Vendée, da Mouilleron-Saint-Germain a La Roche-sur-Yon per 207,1 km, sarà ricordata come l’ultima gara su strada di Peter Sagan.
“Un capitolo si chiude, se ne apre uno nuovo” ha dichiarato il corridore della TotalEnergies in un’intervista a Cyclingnews. Nel suo caso non si può parlare di addio al ciclismo in quanto Sagan è pronto a gareggiare ancora, ma questa volta in sella a una mountain bike, con obiettivo Parigi 2024. Si tratta, quindi, di un ritorno alla disciplina che lo ha lanciato come corridore.
Nei suoi 15 anni su strada Sagan ha vinto in tutto 121 corse. Tra le sue vittorie spiccano i titoli iridati di Richmond 2015, Doha 2016 e Bergen 2017, che lo rendono il primo e unico ciclista ad aver vinto i Mondiali tre volte consecutivamente. Sagan ha inoltre vinto 12 tappe al Tour de France conquistando anche sette maglie verdi (dal 2012 al 2019 con l’esclusione del 2017), 4 alla Vuelta, 18 al Giro di Svizzera e 7 alla Tirreno-Adriatico. Nelle gare di un giorno si è imposto anche per tre volte nella Gent-Wevelgem, ha conquistato una Parigi-Roubaix nel 2018 e un Giro delle Fiandre nel 2016.
Nessuna aspirazione di vittoria per il Tour de Vendée. “Penso che dopo il Tour de France e i Campionati del mondo di MTB e strada, la mia forma sia diminuita. Poi due settimane fa mi sono ammalato” ha affermato il corridore slovacco. Ma nelle 4-5 ore di gara tutto è possibile: “se posso aiutare i ragazzi lo farò, oppure se sto pedalando bene allora proverò qualcosa. Vedremo”.
Già delineato in linea di massima il programma per il prossimo anno in mountain bike: fare tutte le Coppe del Mondo. Ancora incerte quelle minori. “La cosa principale l'anno prossimo è goderselo – sottolinea Sagan – L'atmosfera è più rilassata, sei più vicino alla natura... ma poi voglio partecipare anch'io ai Giochi Olimpici”.
Il nuovo capitolo è pronto per essere vissuto (“Ho programmato questo da un anno fa, quindi l’ho già accettato. Ma no, non ho mai rimpianti, perché si può solo imparare e guardare avanti”), il vecchio per essere chiuso. Ma prima c’è l’ultima pagina ancora da scrivere.
Getty ImagesPeter Sagan