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Nibali: "Tour? Nessun rimpianto, a Tokyo un'Italia completa"

13 LUGLIO
CICLISMO

"Del ruolo ne parleremo insieme alla squadra e al CT Cassani. Sarà fondamentale qualunque compito in una gara così, basta saperlo con chiarezza".

SPORT TODAY

Il Tour de France per Vincenzo Nibali è già finito. Il campione azzurro punta sulle Olimpiadi di Tokyo con l'obiettivo di conquistare l'oro e il giro francese è stato un banco di prova importante per testare la condizione fisica: “Gareggiare a livelli altissimi mi ha aiutato: due settimane di buone sensazioni. Al Tour - racconta a La Gazzetta dello Sport - non c’è mai una tappa banale: se vuoi ben figurare, devi sudare. Era quello che volevo: sono andato via dalla Francia con una condizione cresciuta rispetto alla partenza da Brest“. 

Nonostante non sia arrivata alcuna vittoria di tappa alla Grande Boucle, lo ‘Squalo’ non ha rimpianti: “Era giusto provarci come ho fatto ad Andorra, in una giornata calda e con oltre 4000 metri di dislivello. Non ho rimpianti, è stato un ottimo test in vista delle Olimpiadi. Le gambe hanno risposto, la testa anche. Sono stato al centro della corsa per 150 chilometri e ho attaccato nel momento clou. Fatica tanta, ma fatica di quella utile. Ho avuto un infortunio importante ad aprile: ha scombussolato i piani. Avevo bisogno di una gara come il Tour, mentre i miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro in ritiro. Mi sono arrivate informazioni in questo senso. Andremo a Tokyo fiduciosi, possiamo dire la nostra“.

Infine, Nibali ha dichiarato di essere a totale disposizione del CT per Tokyo: “L’importante è che ci sia un gruppo compatto e su questo non ho dubbi. Ognuno darà quello che serve. Caruso è reduce da un Giro strepitoso, Moscon è una certezza, Ciccone è stato sfortunato nell’ultimo periodo, ma ha grandi qualità. Così come Bettiol. Vedo un’Italia a più punte, completa. Ci confronteremo con avversari importanti, al Tour ho visto un livello altissimo. Del ruolo ne parleremo insieme alla squadra e al CT Cassani. Sarà fondamentale qualunque compito in una gara così, basta saperlo con chiarezza. A Pechino 2008, la mia prima Olimpiade, ho tirato come un matto fin dall’inizio. Era il ruolo che avevo, svolto senza risparmiarmi. Poi sono entrati in azione gli altri. Accadrà così anche a Tokyo, ecco perché è importante avere una Nazionale unita. Può fare la differenza. L’Italia? Beh, non mi piacciono i proclami, ma seguiteci e tifate per noi…“.

Vincenzo Nibali

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