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Nibali racconta che Giro sta vivendo al fianco di Giulio Ciccone

17 MAGGIO
CICLISMO

Il siciliano, 16° in classifica generale a 2’13” da Bernal, sta ricoprendo un ruolo fondamentale per la crescita del giovane compagno di squadra.

SPORT TODAY

Vincenzo Nibali aveva iniziato tra dubbi e incertezze il proprio Giro d’Italia ma, come ha ammesso al Processo alla Tappa dopo l’arrivo di Foligno, di giorno in giorno le sue sensazioni sono migliorate.

I riscontri positivi però non sono bastati per renderlo competitivo in classifica generale dove, ad oggi, ammonta già un passivo piuttosto cospicuo nei confronti del leader Egan Bernal.

Fortunatamente però, la Trek-Segafredo ha trovato un Giulio Ciccone in grande spolvero: l’abruzzese ha dimostrato infatti di poter coltivare ambizioni importanti tenendo (quasi) sempre il passo dei migliori salita, una dote che praticamente fin da subito gli è valsa i gradi di capitano della formazione americana.

Quarto nella generale a 37" da Bernal, Ciccone sa che Milano è ancora lontana e che, se davvero vorrà puntare a una delle tre posizioni sul podio, dovrà fare un ulteriore passo in avanti non solo a livello atletico ma anche tattico. A questo proposito, saranno fondamentali il carisma e la presenza proprio di Vincenzo Nibali, uno che, coi suoi consigli, può indirizzare nella giusta maniera la Corsa Rosa del nativo di Chieti.

“Nei giorni scorsi e specialmente ieri, ho cercato di tenerlo e tenerci sempre davanti. In queste occasioni, in queste accelerazioni micidiali negli ultimi chilometri, io perdo, mentre Ciccone sta dimostrando di avere una grande condizione e di saper rispondere bene all’esplosività degli arrivi come Campo Felice.

In questi giorni gli abbiamo detto di correre di più con la testa in finali come questo, perché può andare anche più lontano, ed è giusto anche proteggerlo anche nelle tappe abbastanza difficili e pericolose come oggi” ha raccontato ai microfoni Rai Nibali, il quale poi ha ammesso come Ciccone abbia necessità d’ora in avanti di muoversi con più attenzione.

“A Giulio dico sempre che vanno bene i primi dieci giorni per capire la condizione, ma adesso è giunta l’ora di correre di più con la testa, perché comunque il Giro è fatto di tre settimane. Anche oggi, sinceramente, ho visto dei movimenti particolari, come la volata per gli abbuoni tra Bernal ed Evenepoel.

Al Giro, quando vedi fare queste volate, devi sapere che l’ultima settimana ci sono delle salite lunghe. Gli abbuoni di 2, 3 secondi contano ma magari anche poco” ha detto uno “Squalo dello Stretto” pronto a sposare in tutto e per tutto le ambizioni rosa del compagno di squadra.

Vincenzo Nibali

Getty ImagesVincenzo Nibali

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