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Meno di un mese dopo la grande paura, Vincenzo Nibali è pronto per il Giro d'Italia 2021.
Lo scalatore della Trek-Segafredo, vittima della frattura del radio lo scorso 14 aprile in allenamento, ha forzato i tempi di recupero per essere al via del Giro che ha già vinto in due occasioni e che lo ha visto concludere al 7° posto l'edizione 2020, e ha fatto il punto della propria situazione durante la conferenza stampa di presentazione della Corsa Rosa, al via sabato 8 maggio da Torino con una cronometro individuale.
Punto numero uno: non porsi obiettivi. "Solo lunedì scorso, con la visita di controllo, mi hanno detto che la placca non si è spostata, che le lastre di controllo andavano molto bene, e la frattura era in fase di guarigione, quindi vediamo come partire, dovrò correre il Giro d’Italia giorno per giorno senza fare grandissimi proclami anche perché abbiamo accelerato i tempi per il rientro. Vedremo come andrà la prima settimana e poi faremo il punto. In quel momento saranno passate quattro settimane dall’incidente, potrò fare e capire di più”.
"Non so come arrivo al Giro, per me sarà già importante esserci - ha proseguito Nibali - Non ho certezze sulla mia condizione perché sono rimasto fermo circa dieci giorni dopo l’infortunio. Ero tornato dal Teide e avevo fatto un paio di giorni di leggero scarico, avrei dovuto recuperare energie per il Tour of the Alps, poi è successo quello che è successo. Sono state le prime prove in bici a farmi capire quanto dolore c’era e come si poteva procedere. Ci sono dei giorni in cui il dolore è totalmente assente e altri in cui si fa sentire un po’ di più".
"Nelle prime settimane avevo un tutore, ma in questo momento non ne ho bisogno e sto usando solo qualche fasciatura che mi permette di rendere tutto più rigido. Non ho problemi ad alzarmi sui pedali, sia con le mani alte sia basse".
Getty ImagesVincenzo Nibali