Mondiali, Petacchi: “Il quartetto ha risparmiato energie”

“E’ sempre Ganna a fare la differenza, gli ultimi due giri fa sempre qualcosa di incredibile”. Questo il commento di Alessandro Petacchi a OA Sport in merito alla prova degli azzurri nella prima prova nell’inseguimento a squadre. “Ci può stare che siano partiti un po’ sottotono – aggiunge – magari stanno risparmiando anche energie in vista dei prossimi giorni”. L’ex professionista, oggi commentatore tecnico per la Rai, ha poi evidenziato che “l’Italia sulla carta può vincere i Mondiali, poi la gara è gara. In un quartetto non basta solo Ganna, anche gli altri devono dare il loro contributo e pedalare forte”.

Petacchi è poi passato a parlare della prova su strada, in programma domenica 6 agosto, in cui l’Italia non parte come favorita e il cui “percorso è adatto a corridori come Van der Poel, Van Aert ed Evenepoel”, un “percorso molto esplosivo” che farà “sicuramente selezione”. Determinanti per Petacchi saranno le condizioni meteo, con “il brutto tempo che farà ancor più selezione e quindi meno corridori che possono lavorare. Saper guidare bene la bici in un percorso con così tante curve e brevi strappi sarà fondamentale. Chi sarà davanti farà la metà della fatica, quindi tutti vorranno stare davanti e la velocità in gruppo sarà molto elevata. Chi rimarrà indietro farà fatica a rientrare. Mi immagino un arrivo con un gruppo ristretto”. Per Petacchi la nazionale più forte è il Belgio, ma proprio la presenza di tanti campioni in squadra potrebbe essere il suo problema più grande: “Evenepoel, Van Aert e Philipsen vogliono vincere tutti e tre il Mondiale, non sarà semplice metterli d’accordo”. Per quanto riguarda, invece, l’Italia “bisogna cercare di anticipare da lontano e provare ad inventarci qualcosa, anche a costo di saltare. Spero che i nostri ragazzi non facciano l’errore dello scorso anno quando hanno lasciato andare via Evenepoel, perché sarà tosta rientrare una volta rimasti indietro su un percorso così”. I suoi favoriti per la maglia iridata? “Van Aert o Van der Poel”.