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Mondiali crono: Evenepoel veste l’iride, Ganna d’argento

11 AGOSTO
CICLISMO

L’azzurro perde 12” dal campione belga. Medaglia di bronzo per il britannico Tarling (classe 2004)

SPORT TODAY

Ottima prova per Filippo Ganna nella prova a cronometro Elite uomini ai Mondiali di Glasgow. Una prova che gli ha permesso di salire sul podio, ma non al primo posto. L’italiano nulla ha potuto contro la superlativa prova del belga Remco Evenepoel, che è andato ancora una volta a vestire una maglia iridata (la prima a cronometro). Completa il nobile podio il giovane britannico Joshua Tarling (a 48”), lo scorso anno ancora junior. Bella prova anche per Mattia Cattaneo (1’56” il suo ritardo), che ha chiuso in ottava posizione.

Evenepoel al primo intermedio era alle spalle di Ganna per 4”, ma al secondo intermedio il suo vantaggio sull’azzurro era di 12” che poi ha mantenuto nel corso dei 47,8 chilometri del percorso.

“Sono il primo belga a vincere il Mondiale in una cronometro, quindi sono molto felice – ha dichiarato Evenepoel – Questo titolo era uno dei più grandi obiettivi della mia stagione e sono riuscito a vincerlo su un percorso molto duro, che probabilmente non era adatto a un corridore del mio peso. Però, ho gestito bene la cosa e sono molto felice. Penso che avrei potuto andare anche più forte rispetto a quello che avevamo programmato per il primo tratto di gara. Sentivo che non ero al limite, ma quando mi hanno detto i tempi ho capito che era uno di ‘quei’ giorni. La salita finale poi è stata tremenda, una coltellata. È un successo che mi rende molto felice”.

“Non c’è delusione, ma sicuramente bruciano questi pochi secondi. Però ci stanno. Remco è un grande campione e ha fatto una super-super crono. Abbiamo perso tra il primo e il secondo intermedio” dichiara ai microfoni della Rai il ct Marco Velo.

Lontani i corridori che erano attesi come protagonisti nella prova a cronometro. Wout van Aert è quinto a 1’37” da Evenepoel, Tobias Foss (campione del mondo uscente) undicesimo, Stefan Küng dodicesimo, Tadej Pogačar ventesimo. “Il cronometro non mente, dice esattamente come stai” afferma Van Aert.

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