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Mohoric, una vittoria per zittire le male voci: “Due giorni fa tratti come criminali”

16 LUGLIO
CICLISMO

Dopo la vittoria sul traguardo di Libourne, lo sloveno della Bahrain-Victorious è ritornato sui fatti che hanno coinvolto la sua squadra due giorni fa.

SPORT TODAY

Rispondere coi fatti agli scettici e alle male lingue che subito, dopo la perquisizione dell’altro ieri, hanno cominciato ad alzare dubbi e interrogativi sulla Bahrain-Victorious: era questa la missione del team bahreinita questa mattina, una missione che è stata portata a termine con successo oggi grazie all’assolo di un immenso Matej Mohoric.

Lo sloveno è stato il più forte e il più scaltro di tutti nella numerosa fuga che ha caratterizzato la 19ª tappa, frazione al termine della quale l’ex Liquigas ha esultato non senza una vena polemica.

“Non ci posso credere. Quando sono andato via con gli altri ragazzi, abbiamo fatto un grandissimo sforzo” ha spiegato il classe 1994.

“Sapevo di avere ottime gambe, ma sapevo anche che sarebbe stata dura. Nel finale dovevo provare a fare qualcosa perché c’erano alcune ruote veloci nel gruppo così mi sono spinto al limite. Ho dovuto fare uno vero sprint per prendere il mio vantaggio. Poi negli ultimi chilometri stavo morendo, ma il gap era più che sufficiente” ha ammesso Mohoric prima di ritornare sui fatti di due giorni fa.

“Due giorni fa ci hanno trattato come dei criminali. È una cosa buona che ci siano dei controlli, e non hanno trovato niente perché non abbiamo niente da nascondere. Ma è sbagliato il sistema. Quando irrompe la polizia, sei visto con sospetto, ti prendono il cellulare con le foto della tua famiglia… Questa è una violazione, sono cose personali” ha affermato contrariato il nativo di Kranj.

Matej Mohoric

Getty ImagesMatej Mohoric

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