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A dispetto dell'assenza di alcuni pezzi da novanta del ciclismo mondiale, l'edizione 115 della Classicissima si annuncia più emozionante che mai
Gli assenti hanno sempre torto? Siamo d'accordo!
Il ciclismo moderno impone delle scelte nette, lo sappiamo benissimo, ma snobbare la prima Monumento della stagione, una gara che contende alla Parigi-Roubaix e al Giro delle Fiandre il titolo di corsa in linea più importante del mondo, rimane una decisione difficile da comprendere.
Tagliare per primi il traguardo di via Roma vale una carriera.
Quali saranno i grandi assenti sabato prossimo alla partenza della Milano-Sanremo numero 115?
Wout Van Aert (Team Visma-Lease a Bike)
Vincitore nel 2020 e due volte terzo (2021 e 2023), Wout van Aert nelle cinque partecipazioni alla Milano-Sanremo non è mai andato oltre l'ottavo posto.
Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)
Due volte vincitore del Giro delle Fiandre, Remco Evenepoel alla Sanremo non si è mai presentato: ci perde lui.
Primož Roglič (Bora-Hansgrohe)
Concentrato sulla caccia al Tour de France, Primož Roglič nelle due partecipazioni alla Classica di Primavera non ha brillato: sessantasettesimo nel 2017, diciassettesimo nel 2017.
Jonaas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike)
Il danese in questo momento è il più forte di tutti nelle corse a tappe, ma nelle gare di un giorno è un corridore come gli altri: in carriera ha partecipato solo a cinque Monumento e ha come miglior risultato il quattordicesimo posto nel Lombardia del 2021.
La consolazione? Il duello Van der Poel-Pogačar vale il prezzo del biglietto, che peraltro non c'è.
Getty Images Wout Van Aert