_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });A quasi un mese dal terribile incidente che lo ha costretto a svariate operazioni, Egan Bernal si racconta e parla di quello che sarà il suo futuro senza dimenticare i momenti più drammatici, e anche più felici, vissuti in questo percorso. Il vincitore del Tour de France ha ricordato quei lunghi minuti in cui era a terra e attendeva l’ambulanza e poi il suo risveglio in ospedale.
Il ciclista colombiano è piuttosto lucido nel racconto, non omette dettagli ricostruendo ogni istante del suo calvario, partendo dal momento in cui è arrivato il medico della squadra che sulla strada ha stabilizzato la frattura del femore attraverso una specifica manovra e poi l'intervento dei suoi compagni di squadra.
"Ero sulla bici da cronometro insieme agli altri ragazzi della squadra - ha spiegato Bernal - stavo andando a 58 chilometri orari. Poi ho iniziato a aumentare ed era 59, 60, 61, 62 e quando ho visto quella velocità è stato il momento in cui mi sono schiantato contro l'autobus".
Attimi incredibili, conditi da tantissimo dolore: il campione della Ineos Grenadiers ha raccontato del terribile dolore, il più forte mai provato nella sua vita e di come abbia implorato sia il medico della squadra che poi il personale dell’ambulanza di addormentarlo. "Ricordo che non riuscivo a respirare, ma pensavo che fosse normale in quel momento e cercavo di mantenere la calma, ma l’aria non tornava e sentivo che stavo per svenire. Volevo farmi togliere il casco ma il nostro medico non ha voluto e ho capito che dovevo ascoltarlo. Ero ancora con un piede attaccato alla bici e la gamba mi faceva malissimo e quando l’ho vista beh..., c’era l’osso che era venuto tutto fuori e ho capito di aver rotto il femore. Mi hanno sistemato l’osso e ho sentito un dolore lancinante, ma penso che questa manovra mi abbia permesso di perdere meno sangue e arrivare in ospedale in una situazione meno grave. Ricordo il dolore di quei momenti e chiedevo continuamente qualcosa che lo placasse, ma ho dovuto attendere l’arrivo in ospedale".
Dopo le complesse operazioni subite, Bernal ha iniziato subito a dare segni di miglioramento, ma sa perfettamente che il suo percorso sarà lungo e completamente in salita. Questo non spaventa il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, perché ama il ciclismo e sa di essere stato fortunato e che per lui adesso è iniziata una seconda vita. "Sarà un processo molto lungo, ho già attraversato una fase molto difficile, ma ci saranno altre fasi che richiederanno tutta la mia pazienza e che saranno piuttosto dolorose e questo mi preoccupa, ma so che devo essere grato per questa opportunità. Voglio tornare al mio stato migliore, ho fiducia, non so perché, ma penso di potercela fare e penso che sarà tutto sommato un processo veloce. I medici mi rimproveravano quando dicevo loro che sarebbe stato veloce, so che non posso dire se sarà un anno, dieci anni, sei mesi o tre mesi. Se vuoi raggiungere la luna devi puntare al sole e io lo sto facendo. Sono un ciclista, se non salissi più su una bicicletta non saprei cosa fare. Sicuramente inizierei a fare altro, ma in questo momento mi sento un ciclista, mi sento un atleta e per me il ciclismo è il mio stile di vita".
getty imagesgetty images