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La corsa degli italiani

20 APRILE
CICLISMO

In programma la quarta domenica di aprile, la Liegi-Bastogne-Liegi si disputa nel Belgio francofono ed è la più antica delle "Classiche Monumento". Nata nel 1892, la Doyenne ha 4 anni in più della Parigi-Roubaix ma si è corsa "solo" 107 volte.

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La Doyenne

Chiamata la "Decana" per il fatto di essere la più vecchia delle cinque Monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi chiude tanto il trittico delle Ardenne, che comprende anche Amstel Gold Race e Freccia Vallone, quanto la "campagna del Nord", una campagna che comincia nella seconda parte del mese di marzo e che si compone di 6 grandi gare di un giorno (le 3 classiche del pavé più il trittico delle Ardenne) che diventano 9 se consideriamo anche la Classic Brugge-De Pagne, la E3 Harelbeke e la Dwars door Vlaanderen.

Origini

Organizzata dalla "Liege Cyclist Union" nel 1892, la prima Liegi-Bastogne-Liegi vide alla partenza solo 33 ciclisti, 16 dei quali si ritirarono prima del traguardo.

Il vincitore? Léon Houa, un corridore belga che prima di dedicarsi all'automobilismo si aggiudicò anche la seconda e la terza edizione della futura decana del ciclismo mondiale.

Tra il 1895 e il 1907 la corsa non venne disputata probabilmente per colpa della concorrenza del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix; nelle prime 34 edizioni della Liegi-Bastogne-Liegi furono solo 2, il francese André Trousselier e il tedesco Hermann Buse, i vincitori non belgi.

Albo d'oro

Le 107 edizioni della Liegi-Bastogne-Liegi disputate dal 1892 al 2021 hanno visto la vittoria di 81 corridori di 14 nazionalità: Belgio 59, Italia 12, Svizzera 6, Francia 5, Spagna e Olanda 4, Irlanda, Lussemburgo e Kazakistan 3, Germania, Slovenia e Danimarca 2, Russia, Australia e Stati Uniti 1.

Tra i plurivincitori spiccano: il campionissimo belga Eddy Merckx (5), l'italiano Moreno Argentin (4), lo spagnolo Alejandro Valverde (4), i belgi Alfons Schepers (3) e Léon Houa (3).

Tra i 13 ciclisti che hanno ottenuto 2 successi, vi segnaliamo Bernard Hinault, Michele Bartoli, Paolo Bettini, Sean Kelly e Aleksandr Vinokurov,

Doppio vincitore

Nel 1957 la Liegi-Bastogne-Liegi fu vinta ex aequo dai belgi Germain Derycke e Frans Schoubben: il primo arrivò al traguardo con 2'46 di vantaggio sul secondo ma 

dato che Schoubben presentò ricorso perché il vincitore e altri 3 corridori erano passati sotto un passaggio a livello sbarrato (operazione allora consentita in Italia e in Francia ma non in Belgio) la giuria optò per il successo a pari merito.

La corsa degli italiani

La Liegi-Bastogne-Liegi è conosciuta anche come "la corsa degli italiani": da un lato, perché Liegi e dintorni ospitano una delle più grandi comunità di emigrati italiani al mondo; dall'altro, perché l'Italia dal 1982 (anno magico per lo sport tricolore) ha collezionato più successi (11) di tutti. 

Dodici squilli

Il primo italiano a vincere la Liegi-Bastogne-Liegi fu Carmine Preziosi: avellinese di Sant'Angelo all'Esca, Preziosi si era trasferito in Belgio da bambino e si aggiudicò la Decana del 1965 precedendo Vittorio Adorni e il belga Martin Van Den Bossche.

Terzo al Giro d'Italia del 1982, Silvano Contini poco prima dell'inizio della Corsa Rosa aveva vinto la Liegi davanti padrone di casa Alfons De Wolf.

Dopo i 4 successi (di cui 3 consecutivi) colti da Moreno Argentin tra il 1985 e il 1981, sono arrivate la doppietta di Michele Bartoli, che nel 1997 e nel 1998 beffò il francese Laurent Jalabert, i 2 trionfi di Paolo Bettini (2000 e 2002) e gli acuti di Davide Rebellin (2004) e Danilo Di Luca (2007).

 Cinque su cinque

Il 21 aprile del 2002 i primi 5 a tagliare il traguardo furono 5 italiani: Paolo Bettini, Stefano Garzelli, Ivan Basso, Mirko Celestino e Massimo Codol.

Podi azzurri di qualità

Ex campioni del mondo

Vittorio Adorni (3), Francesco Moser (1), Giuseppe Saronni (1), Maurizio Fondriest (1) e Gianni Bugno (1) sommano 7 presenze sul podio.

Specialisti delle corse a tappe

Vincitore di 2 Giri d'Italia, Ivan Basso arrivò terzo nel 2002.

Capace di aggiudicarsi i 3 Grandi Giri e 2 Monumento, Vincenzo Nibali nel 2002 si arrese solo al carneade kazako Maksim Iglinskij.

Il Re delle Ardenne

Nato a San Donà di Piave il 17 dicembre del 1960, Moreno Argentin è stato uno dei più grandi specialisti delle corse in linea.

Nella bacheca del ciclista veneto spiccano, oltre ai 4 trionfi nella Liegi-Bastogne-Liegi, un Giro di Lombardia, 3 Freccia Vallone, un Giro delle Fiandre, il titolo mondiale del 1986, 13 tappe del Giro d'Italia e 2 del Tour de France.

Il Cannibale

Vincitore di più Monumento (19 per la precisione) di tutti, Eddy Merckx comanda anche la classifica di vittorie della Milano-Sanremo (7) e della Liegi-Bastogne-Liegi (5).

Meglio dello zio

Vincendo la Liegi-Bastogne-Liegi 2013, Daniel Martin ha fatto meglio dello zio materno Stephan Roche, un campione irlandese che nel 1987 ha piazzato l'incredibile tripletta Giro-Tour-Mondiale ma nella Doyenne ha ottenuto "solo" un secondo e un terzo posto.

Fratelli lussemburghesi

I figli d'arte (ma il padre Johny era meno talentuoso) Andy e Fränk Schleck hanno collezionato 5 podi: vincitore nel 2009, Andy si è piazzato terzo dietro al fratello nel 2011. Terzo nel 2007 e nel 2008, Fränk nel 2011 si arrese solo al futuro campione del mondo Philippe Gilbert.

 

 

Alejandro Valverde

getty imagesAlejandro Valverde

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