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I numerosi tratti in pavé, la micidiale pavimentazione in pietre e ciottoli di porfido che mette a dura prova la resistenza di ciclisti e biciclette, la lunghezza (almeno 250 km) del percorso e le condizioni climatiche spesso avverse fanno della Parigi-Roubaix una gara per duri che sfugge a qualunque canone; l'appellativo di "Inferno del Nord" è perfetto per una competizione nella quale i corridori rischiano di trasformarsi in maschere di fango.
Nata da un'idea di Theodore Vienne e Maurice Perez, due filatori che nel 1895 avevano fatto costruire un velodromo tra le cittadine di Croix e Roubaix, la prima edizione della Parigi-Roubaix si svolse nel 1896 e fu vinta da Josef Fischer.
Il ciclista tedesco impiegò 9 ore e 17 minuti per completare (alla media di 30,162 km orari) i 280 km del percorso. Con 25 minuti di ritardo da Fischer arrivò il danese Charles Meyer, mentre in terza posizione si piazzò Maurice Garin.
Vincitore della prima edizione del Tour de France nel 1903, Maurice Garin, che era nato in Val d'Aosta, fu naturalizzato francese nel 1901: di conseguenza, sul gradino più basso del podio della prima Parigi Roubaix e su quello più alto delle due edizioni successive salì un corridore italiano.
Dodici nazioni hanno vinto almeno una volta la Parigi-Roubaix.
Su 118 edizioni, il Belgio ne ha conquistate 57.
Seguono: Francia 28, Italia 14, Paesi Bassi 6, Svizzera 4, Australia, Germania e Irlanda 2, Lussemburgo, Svezia, Slovacchia e Ucraina 1.
Alle vittorie di Maurice Garin, che si impose nel 1897 e nel 1898, si sono aggiunti altri 12 successi italiani.
Nel 1937 il corridore emiliano Giulio, detto Jules, Rossi, che sette anni più tardi si sarebbe piazzato secondo, superò i belgi Albert Hendrickx e Noël Declercq.
Tra il 1949 e il 1951 l'Italia conquistò 3 vittorie con 3 atleti diversi.
Serse Coppi arrivò primo a pari merito con il francese André Mahé; l'anno dopo il fratello maggiore di Serse, il leggendario Fausto, piegò la resistenza del francese Maurice Diot e di Fiorenzo Magni, detto il Leone delle Fiandre per aver vinto 3 volte il Giro delle Fiandre; nel 1961 fu il veneto Antonio Bevilacqua ad arrivare davanti a tutti.
Se nel 1966 Felice Gimondi ebbe la meglio su due corridori belgi, tra il 1978 e il 1980 Francesco Moser, che in tutto ha collezionato 7 podi, piazzò una splendida tripletta, battendo due volte Roger De Vlaeminck (che aveva preceduto il trentino nel 1974) e in un'occasione il francese Gilbert Duclos-Lassalle.
Trionfatore nel 1995 e nel 1998, Franco Ballerini, che fu poi per quasi 10 anni (fino al giorno della prematura scomparsa) commissario tecnico della nazionale italiana maschile di ciclismo su strada, nell'albo d'oro precede Andrea Tafi, che è l'unico ciclista italiano ad aver vinto sia la Parigi-Roubaix che il Giro delle Fiandre.
Il quattordicesimo successo azzurro è del 2021: in un'edizione resa speciale dalla data (3 ottobre) e dal fatto che la Parigi-Roubaix nel 2020 non si era corsa, ha trionfato Sonny Colbrelli. Viaggiando alla media di 42,719 km orari, il ciclista di Desenzano del Garda ha messo in riga il belga Florian Vermeersch e l'olandese Mathieu van der Poel, che il 3 aprile scorso ha trionfato nel Giro delle Fiandre.
Detto anche "il Gitano di Eeklo,", Roger De Vlaeminck è un ex ciclista belga che detiene, insieme al connazionale Tom Boonen, il record di successi (4) alla Parigi-Roubaix.
Grande rivale di Eddy Merckx e di Francesco Moser, Roger De Vlaeminck è uno dei 3 corridori, gli altri sono Rik Van Looy ed Eddy Merckx, ad aver vinto tutte le Monumento.
Il più giovane vincitore della Parigi-Roubaix è stato il francese Albert Champion, che il 2 aprile del 1899 si aggiudicò la quarta edizione della corsa delle pietre tre giorni prima del 21esimo compleanno.
Il più vecchio vincitore della Parigi-Roubaix è stato il francese Gilbert Duclos-Lassalle, che nel 1993, a 38 anni e 8 mesi, precedette di 8 centimetri Franco Ballerini.
Il record di partecipazioni spetta al francese Raymond Poulidor: nonno dei ciclisti olandesi David e Mathieu van der Poel, l"eterno secondo" ha collezionato 18 presenze consecutive, dal 1960 al 1977, arrivando al traguardo 14 volte e conquistando come miglior piazzamento il 5° posto nel 1962.
getty imagesSonny Colbrelli