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Jakobsen e la causa a Groenewegen: "Farà bene al ciclismo"

16 DICEMBRE
CICLISMO

Il velocista olandese della QuickStep-AlphaVinyl tra passato, presente e futuro: "Felice di essere tornato in bici e convinto di ciò che ho deciso di fare".

SPORT TODAY

Ora che il ritorno ad alti livelli dopo il terribile incidente al Giro di Polonia è cosa fatta grazie alle tre vittorie all'ultima Vuelta, Fabio Jakobsen guarda al 2022 con ottimismo.

L'olandese sarà l'uomo di punta della QuickStep-AlphaVinyl per le volate insieme a Mark Cavendish, un altro che nel 2021 è tornato ad altissimi livelli.

Jakobsen, tuttavia, non è ancora certo della propria partecipazione alle prossime edizioni del Giro d'Italia e del Tour de France.

“Vorrei correrlo – ha dichiarato Jakobsen in un'intervista a 'De Telegraaf' - Ma prima di tutto guardo alla primavera. L’ho persa nelle ultime due stagioni ed è lì che dovrò dimostrare di meritare il posto nella selezione per il Giro d’Italia o il Tour. La rivalità con Mark? Ci supportiamo l'un l'altro. Lo scorso anno Mark c’era per me e ancora c’è. Ora posso essere io ad aiutarlo, perché siamo entrambi a disposizione l'uno dell’altro in questa squadra. Io sono felice di essere tornato in bicicletta, perché quando si attraversa qualcosa di così intenso si realizza quel che si ha, ma anche quello che si può perdere".

Jakobsen è anche tornato sul delicato tema della causa legale contro Dylan Groenewegen, il responsabile della caduta in Polonia: “La causa nelle mani delle persone giuste. Sono convinto di quello che abbiamo fatto e penso che porterà benefici al ciclismo e nella coscienza di tutti. Spero che l’esito non andrò a condizionare il mio futuro. Soprattutto, sono felice di essere tornato in bici e di andare ancora forte”.

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