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Il tempo di stilare un bilancio del Tour de France e già le attenzioni del ciclismo, nella fattispecie del CT azzurro Bennati, si volgono al Mondiale in programma dal 5 al 13 agosto a Glasgow.
"Sono felice per Giulio, ha saputo reinventare la stagione dopo il forfait al Giro e la sua Maglia a Pois è premio per l'intero movimento" esordisce l'aretino ai microfoni di 'OASport' "Dalla Francia arriveranno i capitani Bettiol e Trentin, sono due garanzie: Alberto è uscito in crescendo dopo l'allergia, Matteo è fondamentale senza le radioline, il vero regista della Nazionale. Spiace non poter contare su Ganna e Milan, Filippo vuole rivincere la prova a cronometro e Jonathan si sarebbe presentato senza alcuna corsa nelle gambe dopo il Giro; il percorso di Glasgow è adatto alle caratteristiche di Filippo, ma non c'è modo di fare bene la multidisciplina con un calendario così".
Queste le riflessioni sul tracciato e i suoi favoriti: "Sarà un Mondiale aperto, non c'è un solo scenario da valutare; se pioverà, come probabile, la corsa avrà tratti più di selezione. Speriamo che qualche nostro elemento si aggiunga ai candidati, che sono Van der Poel, Van Aert, Pedersen, Evenepoel e Philipsen: dobbiamo correre da squadra, con il coltello tra i denti, Wollogong ha dimostrato che ce la possiamo giocare, pur non avendo il favore del pronostico. Aspettiamo i vari Frigo, Tiberi e Zana: il primo ha disputato un bel Giro, anche se non so se sarà il nostro uomo di riferimento nelle corse a tappe; il secondo si deve mettere alle spalle l'errore commesso e aprire una nuova pagina con la nuova squadra; il terzo sta crescendo molto".
Il Ranking UCI non sorride, questo potrebbe levare un corridore dall'Italia che punta alle medaglie di Parigi 2024: "Da parte mia posso solo stimolare i ragazzi, non ci deve essere preoccupazione, ma la determinazione a fare risultati; preferirei correre in cinque, ma se saremo in quattro cambieremo piano tattico".
Getty ImagesChi sarà a Glasgow 2023?