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Il Giro d'Italia ha uno strascico polemico. Il direttore della corsa Mauro Vegni è pronto a chiedere i danni ad alcuni team, in particolare Jumbo-Visma e EF: "Ci sarà una seconda parte di Giro, l’ho dichiarato. E andrà discussa nei tavoli che contano per prendere le opportune decisioni, e penso soprattutto all’Uci. Chiederemo a chi di dovere che cosa farà. Non finisce qui, non la passeranno liscia. Voglio sanzioni per Jumbo ed EF. Se chiunque può infrangere i diritti/doveri delle squadre World Tour, allora io mi riterrò libero dagli obblighi verso le squadre negli inviti".
"Quanto successo è materia anche per la Commissione Licenze. Dopo la lettera della EF c’era qualche preoccupazione, ma ero determinato ad arrivare a Milano e ci siamo arrivati", sono le parole alla Gazzetta dello Sport.
Sulla tappa modificata Morbegno-Asti: "Sono un dirigente di azienda e se i miei dipendenti non fanno quello che dico, mi dà fastidio. Fa ridere che le squadre si siano tirate indietro, nessuno sapeva niente e poi tutti a dire che volevano correre. Si deve ricostruire il rapporto tra team e ciclisti. Ci vuole una coscienza diversa e un sindacato diverso, i corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie a oltranza. Le lotte si fanno nei palazzi, non nelle strade. Un sindacato che guardi ai veri interessi dei corridori. La maglia rosa Kelderman, che in tv aveva detto di appoggiare la protesta, a Sestriere mi ha chiesto scusa".
Getty ImagesMauro Vegni