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Giro d'Italia: tappa di trasferimento prima del gran finale

27 MAGGIO
CICLISMO

Oggi la tappa più lunga di questa edizione con i suoi 231 chilometri che vivranno le fasi più interessanti proprio negli ultimi trenta

SPORT TODAY

Due tappe alpine e la cronometro di Milano: queste le ultime tre tappe che decideranno il vincitore del Giro d'Italia. Ma prima del gran finale, la tappa di oggi ci porta da Rovereto a Stradella. Una tappa quella odierna, più di trasferimento, come si suol dire in gergo, che altro, ma attenzione soprattutto al finale un pò mosso che potrebbe rendere l'arrivo interessante.

Si tratta comunque della tappa più lunga di questa edizione con i suoi 231 chilometri che vivranno le fasi più interessanti come detto, proprio negli ultimi trenta. Non si tratta infatti di una tappa scontata, visto che nel finale affronteranno diversi saliscendi, anche impegnativi.

Ecco c0ome si snoda la tappa odierna: i corridori attraversaranno praticamente una parte della Pianura Padana da nord a sud. Il percorso è caratterizzato, almeno nella prima parte, da strade larghe e rettilinei lunghissimi. Per circa 200 km i ciclisti non dovranno affrontare alcuna asperità altimetrica ma limitarsi a fare attenzione nei passaggi cittadini. La corsa, a meno che il plotone non lasci ampio spazio ai fuggitivi, si deciderà negli ultimi 30 km con una serie di saliscendi che potrebbero fare da trampolino di lancio a chi avrà nelle gambe la giusta energia per provarci. In rapida successione il Montù Beccaria (3,4 chilometri al 4,1%), il GPM di quarta categoria di Castana (5,3 km al 3,9%), lo strappetto di Cicognola (1,4 km al 7,5%) ed infine la salitella di Canneto Pavese (2,6 km al 5,7%). Una discesa abbastanza tecnica porterà al traguardo.

Tappa adatta alle fughe o ai finisseur? Dovrebbe essere, come detto, una frazione adatta alle fughe o ai colpi di mano. Difficile che le squadre dei velocisti riescano a tenere la corsa chiusa: in caso contrario sarà grande sfida tra Peter Sagan (Bora-hansgrohe), Fernando Gaviria (UAE Emirates) e Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation).

I corridori che puntano ad andare in fuga sono quindi molti, e potremmo vedere lottare per il successo di tappa alcuni corridori forti che ci hanno già provato senza riuscirci come Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) o Nikias Arndt (Team DSM). Tra gli italiani, abbiamo già potuto ammirare in fuga anche Davide Formolo (UAE Team Emirates), particolarmente adatto a un finale come questo, insieme ai compagni Alessandro Covi e un Diego Ulissi in crescendo di forma

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