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Giro d'Italia, nuove bordate da Lefevere

27 MAGGIO
CICLISMO

Il ds di Evenepoel: "Questa corsa è come il circo, la cronometro con queste pendenze una farsa".

SPORT TODAY

Non è scattata, si sa, la scintilla tra la Soudal-Quick Step e il Giro d'Italia: i 'sospetti' sull'abbandono improvviso del campione del mondo Remco Evenepoel avevano portato il ds Patrick Lefevere a dichiarazioni al vetriolo nei confronti dell'organizzazione ("La Gazzetta dello Sport ha detto che Remco avrebe usato il Covid per nascondersi, dovrei querelare per diffamazione il giornale; non voglio giocare con la vita di un ragazzo di 23 anni, non siamo stupidi. Potevamo forse avvisare l'organizzazione prima di comunicare il suo ritiro, ma lui non può essere attaccato per quello; dovrebbero ringraziarlo di essere venuto in Italia"), ribadite oggi in merito alla cronoscalata che deciderà la sorte della Maglia Rosa.

"Una cronometro oggi decide il Giro, anche se possiamo chiamarla una corsa da circo; sono contrario al 300%. Non c'è fascino a cercare pendenze così erte: più si cercano montagne ripide, più viene partorito un topolino e questa edizione ne è la prova. A Crans Montana il gruppo ha lottato per accorciare la tappa e così è stato, adesso accetta di correre una cronometro tale; Van Wilder monterà un 36x34, sono rapporti che si usano per la mountain bike, non per la bici su strada. Si dovrebbe stabilire in maniera più netta il confine tra le varie discipline: negli ultimi 10 km, quelli decisivi, c'è un meccanico in moto dietro il corridore, con una bicicletta in spalla; è una vera e propria farsa" le dichiarazioni a 'Het Nieuwsblad'.

Il dirigente belga è in carica da vent'anni: tra i suoi fiori all'occhiello ci sono sette Maglie Iridate, i vari Bettini, Boonen, Cavendish, Martin, Kwiatkowski, Alaphilippe e appunto Evenepoel.

 

Patrick Lefevere

Getty ImagesDs Evenepoel

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