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Fuochi d'artificio nella sesta tappa del Giro d’Italia con arrivo a San Giacomo , sopra Ascoli Piceno, primo vero arrivo in salita della Corsa Rosa .
Grazie alla determinazione di Gino Mäder (coadiuvato da un immenso Matej Mohoric nel corso di tutta la frazione), davanti la fuga va ancora a segno ma, alle spalle degli attaccanti, si scatena la bagarre tra gli uomini di classifica.
La tappa vive sulla lunga fuga del sopracitato duo della Bahrain-Victorious , di Simon Guglielmi (Groupama-FDJ), Dario Cataldo (Movistar), Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Simone Ravanelli (Androni-Sidermec), Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën).
Nel gruppo, appena dopo il GPM di Forca di Gualdo , tra pioggia e vento è la Ineos-Grenadiers ad infiammare la corsa, aprendo ventagli e distanziando col lavoro di un monumentale Filippo Ganna la maglia rosa Alessandro De Marchi . L’azione dei britannici prosegue anche lungo la salita di Forca di Presta dopo la quale, mentre davanti Mohoric, Cataldo, Mäder e Mollema fanno il vuoto, dal plotone allungano in discesa Ciccone , Bettiol e Bardet .
Il loro tentativo, con la Ineos schierata in favore di Egan Bernal, viene rintuzzato poco prima della salita conclusiva verso San Giacomo, approcciata dai quattro di testa con un buon vantaggio. A 12 km dal traguardo, intanto che Mohoric alza bandiera bianca e lascia i compagni d’avventura al loro destino, il gruppo dei big si assottiglia e perde progressivamente elementi: fra questi vi è anche Pieter Serry che, staccandosi, viene incomprensibilmente investito (per fortuna senza gravi conseguenze) dall’ammiraglia del Team BikeExchange .
Intanto, il gran passo imposto dalle squadre dei favoriti lungo le pedalabili rampe dell’erta conclusiva impedisce gli scatti e così, mentre ai 4 km Mäder si invola in solitaria verso il traguardo, bisogna aspettare i -2 km per lo scatto di un determinatissimo Egan Bernal .
Il colombiano si trascina con sé Ciccone, Evenepoel e Daniel Martin e prova, senza ricevere mai un cambio, a ricucire sullo svizzero ancora in testa alla corsa: il corridore della Bahrain-Victorious però ha le forze per resistere al ritorno dei big e conquistare un successo che sa di riscatto contro la malasorte per la sua squadra, rimasta orfana ieri del proprio capitano Mikel Landa .
Dodici secondo dopo Mäder, Bernal regola in volata Martin, Evenepoel e Ciccone ma il numero lo fa Attila Valter : il portacolori della Groupama-FDJ perde solo 17” dal quartetto guidato dal vincitore del Tour 2019 e, complice il naufragio di Alessandro De Marchi, va a indossare la maglia rosa di leader della generale, primo ungherese di sempre a riuscirci nella storia della Corsa Rosa.
Getty ImagesGino Mäder