Giro d'Italia, Cerny trionfa ad Asti dopo le polemiche

E' Josef Cerny a conquistare la 19esima e terzultima tappa del Giro d'Italia 2020. Il corridore ceco della CCC è riuscito a sfruttare al meglio lo scatto negli ultimi chilometri che gli ha permesso di staccare i compagni di fuga. Il 27enne nativo di Praga ha anticipato di 18" Victor Campenaerts (NTT) e di 26" Jacopo Mosca (Trek-Segafredo). Il gruppo lascia andare la fuga e non forza il ritmo, arrivando a 11'43" dal vincitore.

Classifica generale invariata: in maglia rosa, alla vigilia del tappone del Sestriere, c'è Wilco Kelderman (Sunweb) con 12" sul compagno di squadra Jai Hindley e 15" su Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers).

All'arrivo, però, più che dell'impresa di Cerny si parla della tanto inattesa quanto controversa protesta dei corridori, che hanno costretto la direzione della gara ad accorciare il percorso di giornata di oltre 100 chilometri, portando la partenza da Morbegno ad Abbiategrasso.

L'atteggiamento del gruppo ha fatto esplodere la rabbia del direttore del Giro, Mauro Vegni, che ai microfoni di Rai Sport, pur ammettendo come non tutti i corridori fossero d'accordo con la protesta, ha tuonato: "E' una decisione che abbiamo subìto, non accettato. E' stata una bruttissima figura. Adesso pensiamo ad arrivare a Milano, poi qualcuno pagherà per questo".

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