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Giro d'Italia 2022: annunciate le 6 tappe vallonate

9 NOVEMBRE
CICLISMO

Le tappe "mangia e bevi" sono caratterizzate dall'alternanza di brevi strappetti di qualche centinaia di metri o poco più e relative, moderate discese

SPORT TODAY

Prosegue la presentazione step by step del percorso ufficiale del prossimo Giro d'Italia. Oggi la Corsa Rosa conosce infatti altre sei tappe, così dette "vallonate" ovvero caratterizzate da parecchi saliscendi, e composte da alternanza di brevi strappetti di qualche centinaia di metri o poco più e relative, moderate discese, con intervalli di tratti pianeggianti o in falsopiano. 

Qualcuno in puro gergo ciclistico le soprannomina anche "tappe mangia e bevi", "su e giù", "stop and go": insomma ormai è chiaro che non si tratta di tracciati pianeggianti ma nemmeno di alta montagna.

Le sei tappe svelate oggi, vanno dalla Calabria al Friuli e propongono molti spunti interessanti in un percorso a cui resta ora da conoscere le tappe di montagna e il gran finale.

La prima tappa vallonata è quella che da Diamante porta a Potenza di 198 kilometri. Tracciato piuttosto mosso attraverso le montagne calabro-lucane con un dislivello complessivo degno di una tappa Dolomitica. Si parte dal mare si supera prima Scalea e poi Maratea per iniziare la scalata del passo della Colla che porta a Lauria dove si affronta il Monte Sirino. Dopo l’attraversamento di Viggiano si scala la Montagna grande di Viggiano, salita inedita molto impegnativa per giungere a Potenza dopo l’ultima salita della Sellata.

Poi sarà la volta di una tappa molto breve ma altrettanto intensa di 149 kilometri dove da Napoli la corsa si porta a Bacoli e inizia un circuito impegnativo di circa 19 km tra Bacoli e Monte di Procida da percorrere cinque volte.

La terza tappa "mangia e bevi" è la Pescara-Jesi di 194 kilometri: la carovana della Corsa Rosa percorrerà un lungo tratto pianeggiante e costiero per poi vedrsi impegnata in una seconda parte più ondulata lungo i Muri della zona di Jesi. Dopo Civitanova Marche, si scalano Civitanova Alta, Sant’Ignazio di Montelupone, Recanati, Filottrano, Santa Maria Nova e Monsano. Tutte salite impegnative, con alcuni tratti molto ripidi, che porteranno a Jesi un gruppetto selezionato per lo sprint finale.

La Parma-Genova potrebbe essere invece una tappa che ben si adatta alle fughe. Prima parte in costante ascesa fino a entrare in Liguria dal passo del Bocco. Veloce discesa su Chiavari e una volta raggiunta la costa iniziano le difficoltà altimetriche maggiori con Ruta affrontata questa volta dal versante di Chiesa Vecchia e soprattutto del Monte Becco, salita inedita molto impegnativa.

I 153 Kilometri che collegano Santena a Torino invece disegnano una tappa tanto breve quanto molto intensa senza un attimo di respiro. Il dislivello complessivo se rapportato ai chilometri percorsi è quello di un tappone alpino: ecco il programma dove si percorre infatti per due volte e mezza un circuito che prevede la salita al Colle della Maddalena e dopo Moncalieri lo strappo di Santa Brigida. Si passa sulla linea del traguardo alla Gran Madre e si scala la salita di Superga per giungere nuovamente ai piedi della Maddalena e ricominciare. Nel complesso si scaleranno due volte Superga e tre volte a Maddalena e Santa Brigida per un finale molto intenso.

La sesta tappa vallonata è quella che parte da Marano Lagunare e che arriva al Santuario di Castelmonte per un totale di 178 kilometri. Tracciato insidioso che risale tutta la bassa fino alle colline moreniche udinesi tra Fagagna e Majano e raggiunge le Prealpi  giulie con le Grotte di Villanova seguite dal Passo di Tanamea. La tappa non finisce certo qui, anzi dopo lo sonfinamento in Slovenia, inizia una delle salite inedite del Giro 2022: il Monte Kolovrat, 10 km praticamente al 10%.

 

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