_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Dopo la diffusione della notizia dell’incidente di Gino Mader, poi deceduto questa mattina alle 11.30, numerose sono state le polemiche che questa ha suscitato. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) aveva così commentato: “Sebbene un traguardo in salita non era affatto una brutta idea, non è stata un’idea intelligente collocare l’arrivo di una tappa del genere dopo una discesa. Ma a quanto pare abbiamo sempre bisogno di più spettacolo. Deve succedere qualcosa per farci reagire”. Al campione del mondo ha risposto via Twitter anche Simon Geschke (Cofidis): “La discesa non era pericolosa. Strade buone, nessuna galleria, curve perfettamente visibili. Concordo sul fatto che negli ultimi dieci chilometri di una gara, significa cercare guai. Ma sono i corridori a prendersi i rischi e questo succede non solo in discesa”.
Sulla questione è intervenuto questa mattina, prima della notizia del decesso del ciclista svizzero, anche il presidente del Cpa (la Lega del Ciclismo professionistico) Adam Hansen. “Questi tipi di arrivi – ha dichiarato commentando l’arrivo di ieri al Giro di Svizzera – sono motivo di preoccupazione per i corridori. Ho esaminato la questione all’inizio dell’anno e nessun ciclista era favorevole a un arrivo pericoloso con il traguardo direttamente alla fine della discesa, tanto che la gran parte preferiva avere almeno 3 chilometri pianeggianti prima”. “Il mio obiettivo – ha proseguito – è presentare un regolamento per l’UCI e agli organizzatori in modo che capiscano cosa chiedano i corridori per una maggiore sicurezza. Purtroppo, il mio lavoro non è abbastanza veloce. Ma ci arriveremo. È quasi completo per presentare la prima bozza di ciò che i corridori hanno richiesto”.
gettyimagesAdam Hansen