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Sul traguardo, a 2.066 metri di altitudine, solo Adam Yates ha limitato i danni, arrivando con un ritardo di 41 secondi, prestazione che gli vale il secondo posto nella classifica generale. Al terzo posto di giornata Jai Hindley , bravo a resistere al ritorno al connazionale Ben O'Connor , che perde una posizione nella classifica generale.
Il migliore degli azzurri è Giulio Ciccone , ma solo 22esimo a 2'49” dal vincitore e ora 19esimo nella classifica generale. Qui Vingegaard comanda con 2'11” su Yates e 2'24” su Ben O'Connor. Un vantaggio enorme in una corsa in cui il danese è parso fare poco più del compitino. Ma è stato sufficiente per infliggere questi distacchi. E domani sono previste altre pendenze brutali che potrebbero cambiare l'ordine della classifica, non il primato di Vingegaard, che punta anzi a incrementare il vantaggio.
Se è vero che il Giro del Delfinato è una sorta di prologo del Tour de France, allora tutti i candidati alla vittoria finale dovranno fare molta attenzione al danese, che appare essere in forma pur senza forzare. E che insegue il secondo successo nella Grande Boucle per entrare ancora di più nella storia della corsa francese.
Getty ImagesJonas Vingegaard