Giro del Delfinato, le parole di Egan Bernal e di Richard Carapaz

Nella frazione dominata da Jonas Vingegaard, che rifinisce la condizione per la difesa della Maglia Gialla al Tour de France, a far esplodere la miccia è Richard Carapaz, che perde all'arrivo la ruota dei migliori in classifica, come Egan Bernal giunti a una trentina di secondi dal corridore danese.

C'è soddisfazione in Egan Bernal, che assapora man mano l'amato ciclismo dopo la pausa imposta dall'incidente di un anno fa che ne aveva messo in discussione la carriera: "E' stata una tappa diversa, è andata bene; avevo buone sensazioni, sentivo la gamba, ma non ho ancora la giusta dose di fiducia in me stesso. A volte tempo di spendere troppe energie e di andare in crisi, ma sono molto felice per le sensazioni che ho avuto in corsa" spiega il vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021 "A volte è bene provare una soluzione personale, non si sa come va; in salita stavo bene e quando ho capito che la collaborazione latitava, ho forzato. Mi hanno ripreso, ma va bene così. Il Tour de France? Valuto la mia condizione giorno dopo giorno; vivo situazioni con un animo nuovo, nel complesso sto andando bene".

Richard Carapaz, che ha vinto il Giro 2019, ha cercato di fare male in salita agli avversari, ma ha pagato lo sforzo per tenere la ruota di Jonas Vingegaard, che lo ha infine preceduto di 45": "Una tappa veloce, ci abbiamo provato nel finale, ha vinto il più forte" racconta il sudamericano, che è precipitato a oltre 3' nella generale "Sono in crescita di condizione, devo continuare così; finiamo nel modo migliore questo Giro del Delfinato, poi penseremo al Tour de France, manca ancora un mese. A quel punto vedremo dove continuare a lavorare".

Getty ImagesGiro del Delfinato