QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Giro d'Italia 2022: grandi salite, piccole crono

3 MAGGIO
CICLISMO/GIRO D'ITALIA

Uno sguardo sul prossimo Giro d’Italia, in programma dal 6 al 29 maggio

SPORT TODAY

Quella del 2022 sarà l'edizione numero 105 del Giro d'Italia: la Corsa Rosa partirà da Budapest, arriverà all'Arena di Verona e si articolerà in 21 tappe per un totale di 3.437,6 km e un dislivello complessivo di 50.610 metri.

Percorso

Data, lunghezza, tipo e difficoltà delle 21 tappe: 7 per velocisti, 6 di media montagna (o mosse), 6 di alta montagna e 2 a cronometro.

 06/05: Budapest - Visegrád 195 km - Pianeggiante (**)

07/05: Budapest - Budapest 9,2 km - Cronometro individuale (***)

08/05: Kaposvár - Balatonfüred 201 km - Pianeggiante (*)

 

10/05: Avola - Etna-Nicolosi (Rif. Sapienza) 172 km - Montagna (****)

11/05: Catania - Messina 174 km - Pianeggiante (**)

12/05: Palmi - Scalea (Riviera dei Cedri) 192 km - Pianeggiante (**)

13/05: Diamante - Potenza 196 km - Mossa (****)

14/05: Napoli - Napoli (Procida Capitale Italiana della Cultura) - 153 km Mossa (**)

15/05: Isernia - Blockhaus 191 km - Montagna (*****)

 

17/05: Pescara - Jesi 196 km - Mossa (***)

18/05: Santarcangelo di Romagna - Reggio Emilia Parmigiano Reggiano Food Stage 203 km - Pianeggiante (*)

19/05: Parma - Genova 204 km - Mossa (***)

20/05: Sanremo - Cuneo 150 km - Pianeggiante (**)

21/05: Santena - Torino - 147 km - Mossa (****)

22/05: Rivarolo Canavese - Cogne - 178 km - Montagna (****)

 

24/05: Salò - Aprica (Sforzato Wine Stage) 202 km - Montagna (*****)

25/05: Ponte di Legno - Lavarone 168 km - Montagna (****)

26/05: Borgo Valsugana - Treviso 152 km - Pianeggiante (*)

27/05: Marano Lagunare - Santuario di Castelmonte 177 km - Mossa (****)

28/05: Belluno - Marmolada (Passo Fedaia) 168 km - Montagna (*****)

29/05: Verona (Cronometro delle Colline Veronesi) 17,4 km - Cronometro individuale

 

Quattro salite da campioni

Blockhaus (nona tappa): 27,5 km, pendenza media 7,1%, pendenza massima 13%, dislivello 1955 m, altitudine 2045

Quella del Blockhaus, casa di sassi in tedesco, è una delle salite più importanti del Giro: si trova in Abruzzo, nel massiccio della Maiella, ed è passata alla storia del ciclismo per il successo colto il 31 maggio 1967 (anno del debutto al Giro del Blockhaus) da un ragazzo belga di nemmeno 22 anni che fino a quel giorno molti consideravano più che altro un buon velocista e che rispondeva al nome di Eddy Merckx.

Pordoi (ventesima tappa e cima Coppi): lunghezza 11,9 km, pendenza media 6,7%, pendenza massima 9%, dislivello 792 m, altitudine 2239 m

Il passo Pordoi, che delimita il confine tra le province di Trento e Belluno, è una delle salite simbolo del Giro d'Italia.

Il mito affonda le sue radici nel giugno del 1940, durante la Pieve di Cadore-Ortisei.

Accortosi della crisi accusata da Coppi sulle prime rampe del Pordoi, Bartali, che durante il Giro era passato da capitano a gregario del piemontese, aiutò in tutti modi il futuro Campionissimo a concludere l'ascesa. Solo grazie a Ginettaccio, che si aggiudicò la tappa, il debuttante Fausto Coppi abbandonò l'idea di ritirarsi e conquistò il primo dei suoi 5 trionfi al Giro d'Italia.

 

Mortirolo (sedicesima tappa): lunghezza 12,1 km, pendenza media 10.9%, pendenza massima 17%, dislivello 1313 m, altitudine 1857

Introdotto per la prima volta nel 1990, il Mortirolo è associato al nome di Marco Pantani.

Il 5 giugno del 1994, durante la Merano-Aprica, il Pirata sul Mortirolo diede vita a una delle azioni più belle della storia del ciclismo. A ricordo di quell'incredibile gesto sportivo, all'ottavo chilometro del Mortirolo è stata posta una statua che raffigura Pantani nel momento di uno dei suoi proverbiali scatti.

 

Passo (o valico) di Santa Cristina (sedicesima tappa): lunghezza 13,8 km, pendenza media 7,7%, pendenza massima 14%, dislivello 1061 m, altitudine 1437 m

Cosa rende unica questa ascesa valtellinese? Il duello Pantani-Indurain del 5 giugno del 1994.

Dopo averlo staccato sul Mortirolo, il Pirata attese Miguel Indurain (in compagnia di Rodriguez) per affrontare meglio il falsopiano che portava all'asperità decisiva: quando la strada tornò a salire, il campione romagnolo cambiò ritmo e per il leggendario Miguelón divenne un puntino lontano.

 

Squadre partecipanti

I 176 partecipanti al Giro d'Italia 2022 sono suddivisi in 22 team.

Alle 18 squadre WorldTour, che hanno il diritto-dovere di partecipare, si sono aggiunte l'Alpecin–Fenix, che ha ottenuto l'invito automatico grazie al piazzamento nell'UCI WorldRanking della passata stagione, e 3 Professional italiane: Bardiani CSF Faizanè, Drone Hopper-Androni Giocattoli ed Eolo-Kometa Cycling Team.

 

Grandi assenti

Il vincitore dell'ultimo Giro, il colombiano Egan Bernal, e gli sloveni Tadej Pogačar e Primož Roglič non saranno della contesa.

Dispiace, ma ci divertiremo lo stesso.

 

Favoriti: gli ex vincitori

Richard Carapaz

Campione olimpico a Tokyo l'estate scorsa, Richard Carapaz è uno scalatore puro che nelle corse a tappe sa il fatto suo: vincitore del Giro 2019, il ciclista ecuadoriano si è piazzato secondo alla Vuelta a España del 2020 e terzo al Tour de France del 2021. Uomo da battere

 

Tao Geoghegan Hart

Vincitore del Giro del 2020, Tao Geoghegan Hart è un ciclista britannico di 27 anni: compagno di squadra (alla Ineos Grenadiers) di Carapaz, il campione londinese può rappresentare una valida alternativa all'ecuadoriano.  Che rincalzo!

 

Tom Dumoulin

Primo al Giro del 2017 e secondo al Giro e al Tour nel 2018, Tom Dumoulin sogna di tornare ai livelli di qualche stagione fa: ottimo passista-scalatore, il ciclista olandese si difende bene anche in discesa e a cronometro. Attenzione alla "Farfalla di Maastricht"

 

Vincenzo Nibali

Il palmarès di Vincenzo Nibali è clamoroso: il siciliano è uno dei 7 ciclisti ad aver vinto almeno una volta i tre Grandi Giri.

In ordine cronologico: la Vuelta a España del 2010, il Giro d'Italia del 2013, il Tour de France del 2014 e il Giro d'Italia del 2016.

Il 14 novembre Nibali compirà 38 anni: se il 29 maggio dovesse calare il tris rosa, straccerebbe il record di Fiorenzo Magni, che è il vincitore meno giovane del Giro d'Italia. Anagrafe contro.

 

Favoriti: gli altri

Simon Yates

Terzo classificato nel Giro dell'anno scorso, Simon Yates ha tutte le carte in regola per migliorarsi: uomo di punta di una squadra australiana, il ciclista britannico ha vinto la classifica giovani (arrivando sesto assoluto) al Tour de France del 2017 e ha conquistato la Vuelta a España del 2018. L'anti-Carapaz

 

João Almeida

Alla terza presenza al Giro d'Italia, João Almeida nel 2020 (a 22 anni) si è piazzato quarto (vestendo di rosa per 15 tappe) e nel 2021 sesto: nonostante la penuria di chilometri (poco più di 26) a cronometro, il portoghese è tra i grandi favoriti della vigilia. Giovane rampante

 

Mikel Landa

Terzo al Giro del 2015, quarto in quello del 2019, vincitore della classifica scalatori nel 2017; 4 volte tra i primi 10 al Tour de France.

Non inserire lo spagnolo Mikel Landa tra i possibili protagonisti della Corsa Rosa sarebbe imperdonabile. Sognando Miguelón

 

Miguel Ángel López

Terzo al Giro d'Italia del 2018, quando vinse la prima delle sue due maglie bianche (la rosa dei giovani), Miguel Ángel López può vantare anche un terzo posto alla Vuelta a España del 2018 e un sesto posto al Tour de France del 2020.

Ottimo scalatore,  dopo un avvio di carriera strepitoso Miguel Ángel López ha perso un pizzico di smalto; se dovesse ritrovarsi, il colombiano potrebbe fare cose clamorose. L'altro sudamericano.

 

Wilco Kelderman

Terzo nel Giro del 2020, quinto nell'ultimo Tour de France: Wilco Kelderman sogna di diventare il secondo olandese a conquistare la Corsa Rosa. Speranza olandese numero 2.

 

Richie Porte

Poco più giovane di Vincenzo Nibali, Richie Porte si intende di corse a tappe: settimo nel Giro del 2010, vanta un quinto e un terzo posto (nel 2020) al Tour de France.

Bravo sia in salita che a cronometro, l'australiano rappresenta la terza carta (dopo Carapaz e Tao Geoghegan Hart) della Ineos-Grenadiers. Vecchia volpe.

 

Emanuel Buchmann

Il biglietto da visita di Emanuel Buchmann? Al Tour de France del 2019 il ciclista di Ratisbona è arrivato quarto a 1'56" dal vincitore Egan Bernal.  Primo tedesco rosa?

 

Pello Bilbao

Sesto nel 2018, quinto nel 2020 e tredicesimo l'anno scorso: scalatore spagnolo di buon livello, Pello Bilbao potrebbe essere la sorpresona, non per la stazza, del Giro. Outsider basco.

 

Gli altri azzurri

 

Di Nibali abbiamo già scritto mentre Damiano Caruso, secondo nel Giro dell'anno scorso e fresco vincitore del Giro di Sicilia, farà il gregario di Mikel Landa al Tour de France.

Ci rimangono Giulio Ciccone, Fausto Masnada e Domenico Pozzovivo.

 

Velocisti di punta

Gli scalatori più attesi, Carapaz, Yates e Landa, rientrano nella lista dei favoriti al successo finale; i velocisti, che il Giro certamente non lo vinceranno, meritano un paragrafo tutto loro.

Mark Cavendish torna al Giro d'Italia dopo 9 anni d'assenza. Lo sprinter dell'Isola di Mann ha collezionato (cronosquadre escluse) 52 successi di tappa tra Giro (15), Tour (34) e Vuelta a España (3): fenomeno!

I rivali più accreditati del britannico sono l'australiano Caleb Ewan (a segno in 3 Giri diversi compreso l'ultimo), il francese Arnaud Demare (che nel Giro 2020 calò un poker), il colombiano Fernando Gaviria.

Gli sprinter italiani? Campione olimpico dell'Omnium nel 2016, Elia Viviani vanta 5 successi al Giro.

Capace di conquistare 2 volte la maglia ciclamino, Giacomo Nizzolo l'anno scorso si è aggiudicato la tredicesima tappa (Ravenna-Verona).

Ventiquattrenne di Abano Terme, Alberto Dainese potrebbe essere la sorpresa azzurra nelle volate.

 

Asso olandese

Dal debutto al Giro di Mathieu van der Poel, uno dei ciclisti più forti del mondo nelle corse in linea, ci attendiamo grandi cose. 

Damiano Caruso, Romain Bardet

getty imagesDamiano Caruso e Romain Bardet

NOTIZIE CORRELATE