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Ma anche oggi gli sconvolgimenti promettono di essere numerosi. I Gran Premi della Montagna sono tre: Pila-Le Fleurs, 1421 metri di quota dopo 104,7 km (12,3 km al 6,9% di pendenza media e 15% di massima, dislivello 854 metri), Verrogne, 1582 metri dopo 136,9 km (13,1 km al 7,1% di media e 14% di massima, dislivello 980 metri), e l'arrivo in salita a Cogne a 1611 metri (22,4 km al 4,3% di media e 11% di massima, dislivello 961 metri).
Ieri Richard Carapaz ha conquistato la maglia rosa, con tutte le intenzioni di ripetere il trionfo del 2019, e l’ha strappata a Juanpe Lopez, che è stato costretto a cederla dopo dieci giorni per lui fantastici. Ma oltre all’ecuadoriano sono molti gli attesi protagonisti, a cominciare da Jai Hindley, che in classifica lo insidia a soli 7 secondi, per continuare con Joao Almeida e Mikel Landa, ieri in difficoltà ma ancora terzo e quarto, e il vincitore di Torino Simon Yates, ormai fuori classifica a causa del crollo sul Blockhaus, ennesima giornata storta in una corsa che da cinque anni ha tutte le possibilità di vincere ma che non riesce mai a conquistare.
Ma soprattutto, all’arrivo in Valle d’Aosta, sono attesissimi i veterani del nostro ciclismo, Domenico Pozzovivo e Vincenzo Nibali, rispettivamente 39 e 37 anni, entrambi ancora in corsa per il successo finale. C’è molta attesa soprattutto per lo Squalo di Messina, al suo ultimo Giro, che più una grande corsa a tappe va avanti lui migliora di rendimento. Lui e Pozzovivo, in assenza di Damiano Caruso, sono ancora gli uomini di punta nei grandi giri di un ciclismo italiano che, purtroppo, fatica a trovare ricambi, come hanno dimostrato anche le grandi classiche in linea di quest’anno. Il via della tappa sarà alle 12,15.
Getty ImagesVincenzo Nibali