Domenica in Olanda va in scena la prova più attesa degli Europei di ciclismo, quella riservata agli uomini élite. Una gara che ha sempre più spessore nel panorama ciclistico e la cui partecipazione cresce di edizione in edizione. Ma quali sono le speranze azzurre? “Agli Europei mi aspetto di poter fare bene, ma poi chiaramente ogni gara ha la sua storia. Noi partiamo, come sempre, con il coltello tra i denti. Gli uomini da battere? Van Aert, Pedersen, De Lie e Laporte” ha dichiarato Daniele Bennati a OA Sport.
Il CT azzurro ha poi analizzato il percorso. “L’arrivo dell’Europeo è in salita non difficilissima – ha affermato – ma non è un percorso per velocisti puri. Per com’è strutturato penso possa essere adatto a Filippo (Ganna, ndr). Ho costruito una squadra che ha molta esperienza nelle gare del Nord e i ragazzi potranno supportare al meglio Ganna e Trentin che saranno le due nostre pedine principali”.
Il discorso di Bennati si sposta poi a quella che è la situazione del movimento ciclistico in Italia: “Per le gare di un giorno o per le singole tappe siamo messi abbastanza bene, ma ci manca il corridore per i Grandi Giri o comunque per le brevi corse a tappe. C’è qualche giovane interessante, vedremo”. Tra questi c’è anche Tiberi, che ha chiuso la Vuelta in 20esima posizione. “È ancora presto per capire se può diventare un uomo da corse a tappe, ma di lui si è sempre parlato molto bene. Mi aspetto tanto da Tiberi già dal prossimo anno, speriamo di poter trovare in lui l’uomo che ci manca per le corse a tappe” ha detto.
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