_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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Dagnoni prosegue nella sua analisi: “È sbagliato dire che il ciclismo italiano è in crisi solo perché manca il campione per le corse a tappe. Il problema è circoscritto a quell’ambito. Continuiamo a raccogliere risultati in tutte le specialità e in tutte le categorie. La spedizione in Portogallo è stata gratificante e dà molto morale non solo alla FCI, ma anche agli atleti e agli staff delle Nazionali. In ottica futura, soprattutto, ci fa ben sperare per i Mondiali di Glasgow, in programma ad agosto. I risultati agonistici fanno sempre piacere, alla Federazione come a tutti gli appassionati di ciclismo; a livello promozionale sono uno stimolo per chi vuole iniziare a vivere questo sport. Un atleta che raggiunge un traguardo importante come un titolo europeo diventa un punto di riferimento per i giovani che si avvicinano al ciclismo. I risultati sono una bella vetrina ed anche uno stimolo a proseguire nel nostro lavoro, intensificando gli interventi a favore della promozione giovanile, della sicurezza sulle strade e dell’impiantistica”.
Getty ImagesCordiano Dagnoni